Nelle ultime settimane gli esponenti del Governo e gli altri attori del film sulla riforma delle Pensioni 2015 hanno parlato a lungo in televisione e in radio e tutte le dichiarazioni hanno un filo comune: bisogna modificare la legge Fornero per garantire maggior flessibilità in uscita. Stando a quanto detto dal ministro Poletti, da Renzi e da Padoan, la soluzione del PD sembra esser stata trovata ed è quella di anticipare la pensione fino a 4 anni in cambio di una decurtazione dell'importo del 2 per cento di ogni anno, fino ad un massimo dell' 8%.

In poche parole la proposta di Damiano chiamata quota 97 sembra la soluzione che può mettere d'accordo tutti. Niente quota 100, mentre resta viva anche l'opzione donna Inps, come vedremo di seguito.

Ultime su Pensione quota 100, la riforma passa per la quota 97

Come abbiamo detto, la formula di pensione a 62 anni di età e 35 di contributi piace al Governo, ma anche alla Lega e alle opposizioni e potrebbe esser la via da prendere per la riforma Pensioni prevista nella prossima legge di Stabilità. La quota 100, altra proposta che per molto tempo è stata valutata sembra così essere destinata a finire nel dimenticatoio, soprattutto perchè giudicata troppo costosa (non prevedendo decurtazioni).

Resta vivo anche il problema dei lavoratori precoci, che avrebbero bisogno della quota 41, ossia l'uscita a 41 anni di contributi senza limiti di età, e che al momento aspettano risposte dal Governo.

Pensione opzione Donna Inps, le ultime dalla riforma Pensioni 2015

Se per la quota 100 sembra esser tutto sfumato, resta viva l'ipotesi della proroga per accedere alla pensione tramite l'opzione Donna Inps.

Al momento la possibilità di utilizzare questo regime sperimentale nei prossimi anni è in forse, con l'INPS che tramite il messaggio 9304 del dicembre 2014 ha passato la palla al Ministero del Lavoro, che deve ancora rispondere per le richieste di utilizzar l'opzione donna con decorrenza oltre il 2015. Per il Governo a differenza della quota 100 questa opzione non avrebbe costi insostenibili come abbiamo visto nel nostro approfondimento, dal momento che le lavoratrici che decidono di uscire con l'opzione donna accettano il calcolo dell'assegno con metodo interamente contributivo. Per esser aggiornati con le prossime novità sulla riforma Pensioni 2015 cliccate segui in alto e sentitevi liberi di dirci il vostro parere nei commenti qui sotto!