Dopo l'ok alla Camera il ddl BuonaScuola è da qualche giorno approdato in Senato: secondo leprevisioni di Renzi la riforma è in dirittura d'arrivo ma c'ètenere conto, tra l'altro, delle modifiche al testo che inCommissione Istruzione ha registrato circa duemila proposte diemendamento. Il governo accelera ma è palpabile l'incertezzasulle sorti del ddl sulla riforma della Scuola per quelle che sonogià state ribattezzate come “le forche caudine del Senato”: lamaggioranza perde pezzi e i numeri ballano, ma è ancora tuttopossibile.
Riforma scuola e le assunzioni deiprecari: in ballo Tfa, Pas, diplomati magistrali, idonei concorso2012 e SSIS
Malgrado chi auspica una caduta deldisegno, crescono i numeri di chi invece spera nell'improbabile: tragli emendamenti presentati - circa 300 dello stesso PD - uno inparticolare va a toccare proprio quel nervo scoperto che per primo hagenerato tanti scontenti. Si tratta dell'articolo 10 sul pianostraordinario delle assunzioni: con l'emendamento presentata dalbersaniano Miguel Gotor, la minoranza dem chiede infatti unposto a tempo indeterminato anche per i docenti abilitati del Tfa,le cui sorti per il futuro sembrano essere abbastanza incerte.Secondo il presidente Anief Marcello Pacifico si tratterebbealmeno di 100.000 precari cui garantire un posto, senza dimenticareche “vanno assunti anche tutti quelli in possesso di un diplomamagistrale conseguito entro il 2001”, secondo quanto disposto dauna sentenza del Consiglio di Stato emessa in aprile.
La posizione sul piano assunzioni ècondivisa anche da Sel che – secondo quanto sottolineato dallasenatrice Alessia Petraglia - mira a un pianopluriennale di assunzioni che vada ad includere, oltre ai diplomatimagistrali 2001/2002, anche gli idonei alconcorso del 2012, educatori, personale ATA, laureati in scienze dellaformazione, Tfa, Pase Ssis.
Tutti dentro insomma, ma Renzi e Giannini sembranolasciare pochi spiragli in questo senso. Il ddl sulla riforma dellascuola “non è terreno di trattativa” ha risposto la ministradell'Istruzione a chi chiedeva se una tale mole di emendamenti avessepotuto far slittare l'approvazione del testo, aggiungendo di essere“molto fiduciosa” in merito al suo passaggio al Senato.
Piùcauto ai microfoni di Repubblica è stato invece il premier che hapreso atto delle proteste addossandosene la responsabilità.Malgrado il mea culpa Renzi ha però lanciato un monito:“rimetteremo mano al testo. Ma non cederemo a chi si credeintoccabile”.
DDL Buona Scuola, martedì il voto inCommissione: ballano i numero della maggioranza
I numeri in Senato però vacillano edestano qualche dubbio sull'esito del provvedimento: secondo leultime notizie il confronto sui membri della Commissione Istruzionesarebbe 14 a 12 per la maggioranza per un margine risicato cherischia di diventarlo ancora di più. Nel conteggio sono statiinclusi anche il senatore Rubbia - considerato “indipendente” ilcui voto non è affatto scontato - e ben tre membri della minoranzadem: Tocci, Mineo e Martini.
Una situazionepiuttosto traballante che preoccupa e che potrebbe mettere indifficoltà il governo già da martedì, quando si inizierà a votareil testo. Nella giornata ci sarà il voto dell'odg presentato daTocci e Mineoper dare stralciare le assunzioni dei precaridalla riforma. “Non voglio fare l’incendiario, - riferisce Mineo- ma la legge è un disastro. Stralciamo le assunzioni, da faresubito, e prendiamoci il tempo per ridiscutere il resto”. Paroleemblematiche che fanno tremare i polsi ai promotori della riforma: sea Mineo e Tocci si unissero i 12 commissari dell'opposizione, ilgoverno andrebbe matematicamente sotto. A imbrogliare ulteriormentela matassa l'ipotesi di un nuovo patto del Nazareno sulla scuolache potrebbe all'assunzione dei precari Tfa in cambio il voto diForza Italia senza ulteriori modifiche. In questo caso, commentaGotor, i dem non ci starebbero: “non vogliamo fare una riforma didestra”.