Per Matteo Renzi è iniziato il conto alla rovescia, quello che potrebbe portare il Presidente del Consiglio dalle 'stelle alle stalle'. Il risultato politico delle Elezioni Europee 2014 lo aveva portato ad ottenere sino al 40 per cento ed oltre dei consensi degli elettori italiani, ma non dimentichiamoci che quello era il periodo del 'bonus degli 80 euro', che, dopo il governo Monti, sembravano essere manna dal cielo.

Buona scuola e assunzioni: Renzi 'Pinocchio' ha buttato l'amo

Ora, a distanza di un anno, gli italiani sembrano averne abbastanza dei suoi 'andiamo avanti' dei suoi 'nessuno fermerà le mie riforme' e delle buone promesse, come quelle della 'Buona Scuola'. Gli insegnanti non hanno abboccato all''amo delle assunzioni', 'la caramellina dolce per rendere meno amara la medicina'.
I docenti lo hanno già paragonato a Pinocchio, il bambino bugiardo delle fiabe di Collodi, toscano come il Presidente del Consiglio (non si offendano i nostri lettori toscani per il paragone 'geografico'): eppure con le sue 'bugie' e i suoi 'dietrofront', Renzi è riuscito a inimicarsi l'intero mondo della scuola, causando una vera e propria rivoluzione che da tempo non si vedeva nelle aule scolastiche, nemmeno ai tempi dei 'disastri' di Maria Stella Gelmini.
Le centomila assunzioni avevano la pretesa di cancellare la parola 'precariato' ma, alla fine, lo stesso onorevole Francesca Puglisi, relatrice della Buona Scuola, ha dovuto ammettere che la scuola 'non è un ufficio di collocamento'. 

Riforma scuola: i soldi nelle tasche di pochi e l'invito alla corruzione

Nessuna beneficenza verso i docenti, nemmeno se, insieme alle assunzioni, il governo ha promesso di investire tre miliardi di euro: 'ccà nisciuno è fesso' avranno esclamato gli insegnanti di Napoli che avranno capito, come quelli del resto d'Italia, che i soldi finiranno nelle tasche dei 'soliti pochi', creando, tra l'altro, maggiori squilibri tra le diverse zone geografiche d'Italia, oltre a quelli già esistenti.
La 'distruzione' (come molti l'hanno ribattezzata) della scuola pubblica verrà poi completata da quella 'ciliegina sulla torta' rappresentata dalle nuove 'responsabilità' dei presidi, ovvero l'entrata ufficiale del 'clientelismo' nella scuola. 

Riforma Buona Scuola: a settembre scioperi e docenti in piazza?

I sindacati e i comitati dei docenti di tutta Italia continueranno la loro mobilitazione non solo fino al 7 luglio, giorno ormai decretato per l'approvazione della legge alla Camera, ma andranno oltre: l'anno scolastico potrebbe cominciare, infatti, in maniera decisamente turbolenta a giudicare dai proclami lanciati in Rete contro 'Renzi Pinocchio'. La scuola ha tolto un milione di voti al Partito Democratico e per Matteo Renzi potrebbe essere iniziato il count down, il conto alla rovescia: gli ultimi sondaggi politici vanno in questa direzione e la caduta dall'alto è quella che fa più male.