Una delle più evidenti criticità della legge di riforma della Scuola riguarda una vasta categoria di docenti abilitati che sono rimasti esclusi dal piano di assunzioni 2015-2016 e per i quali è previsto il concorso scuola 2015. Si tratta degli insegnanti che si sono abilitati attraverso differenti procedure: il TFA a numero chiuso, che prevede tre prove d'ingresso e un corso abilitante con esami e prova finale; il PAS a numero aperto, che non prevede prove selettive in ingresso ma soltanto un requisito di anzianità di servizio nelle scuole; e i laureati abilitati in Scienze della formazione Primaria.

A queste categorie si affianca quella dei diplomati magistrali. Il bando del concorso scuola 2015 uscirà non prima di novembre ed entro il 1 dicembre, ma un dato è certo: potranno partecipare soltanto i docenti abilitati, escludendo di fatto i non abilitati e i neolaureati.

Essendo tutti docenti abilitati, ma con percorsi differenti, come saranno valutati i titoli e il servizio come punteggio aggiuntivo al concorso scuola 2015? I timori serpeggiano tra i precari: gli abilitati TFA temono che venga dato più peso al servizio e in tal maniera sarebbero avvantaggiati i PAS che vantando più titoli in questo senso avrebbero più possibilità di 'vincere' il concorso; gli abilitati PAS temono che venga dato troppo peso in termini di punteggio al percorso TFA, indubbiamente molto più selettivo; gli abilitati SFP e i diplomati magistrali temono di essere penalizzati nei confronti degli altri.

Quello che i sindacati temevano - e cioè la guerra tra poveri - si sta realizzando:colpevole non è altro che il 'legislatore', anche se l'ambiguità dei sindacati è stata più volte sottolineata da più comitati.

TFA, PAS e SFP: news bando concorso scuola 2015

Sulla questione è intervenuto negli ultimi giorni il MIDA Precari che, sulle 'pagine' di Orizzonte Scuola, ha tracciato la linea che verrà perseguita.

Dal momento che stanno iniziando le pressioni sui politici per un bando che sia 'conveniente' per gli uni o per gli altri, il MIDA sottolinea come vadano tutelate tutte le categorie di docenti e non sia necessario che gli uni si scontrino con gli altri. In realtà, però, si tratta realmente di un rebus: se si accorda punteggio aggiuntivo per il merito e le prove selettive, allora il TFA sarà avvantaggiato rispetto al PAS; se si accorda punteggio aggiuntivo al servizio, allora il PAS sarà sicuramente favorito.

Insomma, la questione è particolarmente complessa: l'unica soluzione, se vogliamo 'salomonica', sarebbe quella di accordare il medesimo punteggio per tutte le abilitazioni, ma è chiaro come una decisione del genere (ma anche una che favorisca un percorso piuttosto che un altro) possa aprire il fianco a contenziosi di vario genere. Mentre i 'fortunati' delle GaE sono alle prese con la mobilità nazionale e straordinaria, anch'essa iniqua per una generazione di docenti tra i 40 e i 50 anni, gli 'sfortunati' delle GI dovranno confrontarsi nel concorso scuola 2015, sperando che prima o poi si liberi uno spiraglio. Da considerare anche la quota di idonei del 10%, ennesimo meccanismo per penalizzare tutti indistintamente, TFA, PAS e SFP.

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