La riforma sulla Scuola, diventata ufficialmente legge con la firma posta, ieri in serata, dal Presidente Sergio Mattarella, darà il via alle assunzioni che, in ogni caso, non costituiranno certamente un evento di quelli storici e da ricordare, visto che i numeri trionfalistici annunciati dal governo lo scorso mese di settembre sono stati decisamente ridimensionati.
In particolar modo ci vorremmo soffermare sul prossimo bando di concorso 2015 che uscirà entro il prossimo 1° dicembre e che già si trova al centro delle polemiche. Come molti di voi sapranno, infatti, il governo ha escluso dalla partecipazione al concorso i laureati, consentendo l'accesso ai soli docenti abilitati.

Concorso 2015, Anief annuncia ricorsi pro laureati

A questo proposito, il sindacato Anief sta vivacemente protestando contro questa presa di posizione del Ministero dell'Istruzione, annunciando nuovi ricorsi contro questo provvedimento ritenuto ingiusto. 
Secondo l'Anief, l'accesso al bando di concorso 2015 deve essere garantito anche a tutti coloro che possiedono il titolo di studio annesso a quella classe di concorso, così come normalmente avviene negli altri settori della Pubblica Amministrazione. 
Tra l'altro, il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico ha sottolineato un aspetto 'grottesco' della riforma Buona Scuola: da un lato, infatti, il governo ha eretto un muro ai non abilitati per l'accesso al concorso e dall'altro ha concesso, invece, la possibilità ai dirigenti scolastici di poterli chiamare per la copertura di posti vacanti. Una clamorosa ed illogica contraddizione che non trova alcuna plausibile giustificazione.

Riforma Scuola, concorso 2015: chi potrà partecipare

Ricordiamo che, secondo quanto indicato dall'articolo 114 della riforma Buona Scuola, avranno diritto a partecipare al bando di concorso 2015 tutti i docenti che posseggono abilitazione, vale a dire i docenti che hanno frequentato i corsi TFA (Tirocinio Formativo Attivo), i PAS (Percorsi abilitanti speciali), nonchè tutti coloro che, in passato, hanno partecipato alle SSIS (Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario) e alle scuole di Scienza della formazione primaria.