Dal 29 luglio la Basilicata ha aperto le porte al reddito minimo di inserimento. Un programma promosso dalla Regione, prima in Italia ad aver istituito per legge l'erogazione del sussidio, per favorire la riduzione della povertà e del disagio sociale. Sindacati e governo regionale sono giunti ad un accordo dopo lunghi mesi di proteste: 7 milioni e mezzo di euro stanziati che verranno distribuiti in 450 euro mensili (cifra media che dipenderà dal reddito familiare), destinati a raggiungere 6 mila persone in totale, grazie alla programmazione dei fondi comunitari 2014/2020 e a finanziamentiprovenienti dalle estrazioni petrolifere.

Requisiti per ottenere il sussidio e presentazione della domanda

Le condizioni di accesso al sussidio riguardano due categorie. La prima comprende disoccupati che hanno perso il beneficio degli ammortizzatori socialiin seguito alla riforma del ministro del Lavoro Giuliano Poletti (ex lavoratori in mobilità in deroga, ex beneficiari Co.P.E.S), con un reddito non superiore a 15.500 euro. La seconda categoria riguarda,invece, i soggetti che non hanno mai avuto un lavoro o che l’hanno perso ormai da più di due anni, le persone prive del diploma di scuola superiore, oppurei soggetti appartenenti ad un nucleo familiare monoreddito con Isee al di sotto dei 9 mila euro. La fascia di età interessata va dai 18 ai 65 anni.

Cgil, Cisl e Uil di Basilicata si sono dettisoddisfatti del risultato, raggiunto dopo anni di proteste e lotte del movimento sindacale unitario. Tuttavia, i segretari regionali Summa, Falotico e Vaccaro hanno espressopreoccupazione per coloro i quali resteranno fuori dal reddito minimo di inserimento. Esclusioni frutto della decisione del consiglio regionale di abbassare il limite Isee dai 18.500 euro previsti a 15.500.

Un abbassamento che svantaggerà quanti si trovano ancora a vivere nel nucleo familiare di origine, situazione frequente nella regione, soprattutto per quei giovani in difficoltàa rientrare nel mercato del lavoro.

Reddito minimo lontano ancora dall'essere svincolato dal lavoro, troppo distante dal “reddito di base"legato al solo requisito della cittadinanza.

Per l’erogazione del sussidio, infatti, sarà necessario che gli interessati svolgano attività di manodopera di utilità sociale, sia presso enti pubblici, sia privati.

Sarà possibile inoltrare la domanda fino alle ore 12:00 del 15 settembre 2015, presso i CAAF (Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale) convenzionati. Il bando è, invece, reperibile sul sito della Regione Basilicata.