Il fallimento dell'azione sindacale riguardo le iniziative di contrasto da adottare per respingere la legge Scuola appare ancora più evidente quando si va a considerare le iniziative dei vari comitati. Una su tutte quella della Lip Scuola che in un incontro tenutosi lo scorso 12 luglio a Roma, alla presenza di altri comitati costituitisi prima e durante i giorni della riforma, ha avanzato delle proposte iniziali da condividere che verranno ulteriormente approfondite nel prossimo incontro previsto per i giorni del 5 e 6 di settembre nell'aula di Economia e Commercio dell'università di Bologna.

Nell'occasione si ricorda che oggi è l'ultimo giorno utile per comunicare la propria adesione mediante la posta elettronica infoetlipscuola.it, mentre su orizzonte scuola si può scaricare, oltre il programma degli incontri, anche la locandina con le indicazioni per raggiungere il posto e sulla logistica per mangiare e dormire. La mobilitazione dei comitati per la scuola prosegue il suo percorso alla ricerca di formule alternative alla legge 107.

Riprendere da dove si era interrotto

Sono 36 in tutto i comitati presenti lo scorso luglio che si sono confrontati per riprendere il percorso iniziato nel 2006 con la stesura di un testo di legge che giace ancora nei cassetti del parlamento, mediante la proposta di indire una raccolta di firme che sia mirata all'indizione di un referendum per l'approvazione di una legge di iniziativa popolare.

Ovviamente all'incontro potranno partecipare tutti coloro che hanno a cuore la sorte della scuola italiana che mai come in questo momento storico ha bisogno della più ampia mobilitazione e coinvolgimento di tutti, dai docenti passando per i presidi, gli studenti e le famiglie.

Estendere l'invito a tutti gli italiani

L'incontro sarà utile anche per discutere della possibilità di indire un referendum abrogativo della legge 107 affidando a dei validi costituzionalisti il compito di eccepire i vizi di incostituzionalità da sottoporre al vaglio della Corte.

Auspicabile anche che al referendum sulla scuola vengano associati altri riguardanti tematiche come il Jobs Act e l'Italicum dall'identico contenuto incostituzionale per ampliare la platea di italiani coinvolti dalle ultime disastrose riforme del governo Renzi e raggiungere il quorum di votanti utile per poter affossare definitivamente queste leggi liberticide. Scuola e famiglie italiane vanno riavvicinate attraverso un percorso democratico finalizzato alla realizzazione di una scuola pubblica che sia per tutti e non per i più abbienti.