Proseguono incessantemente le discussioni sul tema Pensioni precoci, i lavoratori iscritti al gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti ' hanno le idee ben chiare su cosa vorrebbero venisse approvato nella prossima Legge di Stabilità. Per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare giovanissimi l'unico compromesso possibile è il ddl 857 di Damiano. In esso si menziona anche la quota 41 che consentirebbe a questi cittadini, che hanno già versato 41 anni di contributi, di potersi ritirare dal lavoro senza alcuna penalizzazione legata all'età.
Coesi e decisi nel raggiungere il loro obiettivo, molti di loro stanno scrivendo a vari esponenti politici di spicco. Due di loro hanno ottenuto risposta da Maria Luisa Gnecchi e dal premier Matteo Renzi. Eccovi cosa è emerso in vista del 9 settembre, data in cui riprenderanno i lavori in Commissione.
Ultime news su pensioni precoci, quota 41: arrivano le prime rassicurazioni
Maria Luisa Gnecchi ha ricordato al lavoratore precoce di 'prendere con le pinze' le notizie che appariranno sui giornali nel mese di agosto, in quanto le discussioni ufficiali non riprenderanno in Commissione prima del 9 settembre prossimo. Quel che pare certo, leggendo la missiva postata per intero sul gruppo Facebook dei precoci, è che in sede di ripresa dei lavori il ddl 857 verrà affrontato.
Quindi la discussione del 9/9 verterà anche sulla tanto desiderata quota 41 senza penalizzazioni.
Un altro membro del gruppo dei precoci ha invece ottenuto risposta da Renzi, cheha ringraziato in primis il lavoratore per avergli raccontato parte della sua vita e poi lo ha rassicurato sul fatto che il Governo ha intenzione di intervenire sulla questione flessibilità, pur dovendo tenerin considerazionei conti pubblici.Insomma la richiesta dei precoci ci pare che ormai sia arrivata 'alle orecchie giuste', confidiamo ora che l'esecutivo si spenda per alimentare quella speranza che il Premier stesso chiede al lavoratore di non perdere.
( 'Tu continua a seguirci,e non perdere la speranza che l'Italia è ripartita')
In caso contrario, se anche nella Legge di Stabilità non venissero accolte le richieste dei lavoratori precoci, ci troveremo di fronte al proverbio 'non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire '. Cosa deciderà di fare Renzi, darà seguito alle rassicurazioni fornite ai precoci?