Non si placano le discussioni sulla riforma Pensioni precoci, i 5.200 lavoratori iscritti al gruppo Facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' proseguono quotidianamente il pressing verso il Governo e gli esponenti politici di spicco. Il loro unico obiettivo è quello di catalizzare l'attenzione della classe politica che pare, dicono, essere 'sorda' al volere dei cittadini.I lavoratori non possono più tollerare le profonde disuguaglianze esistenti oggi tra la 'casta' e il 'popolo'.Di questo tratta l'ultima email di un precoce, visibile per intero sulla pagina ufficiale del gruppo, indirizzata alla Fornero.
Nella missiva si chiede di riflettere: i sacrifici richiesti ai pensionati devono essere valevoli per tutti, classe politica compresa. Il paragone, condivisibile, è quello del padre di famiglia che, ridotto sul lastrico da operazioni finanziarie sbagliate, chiede ai figli di essere accorti nelle spese e di fare sacrifici, ma, non appena possibile, continua a dilapidare il poco patrimonio rimasto. Eccovi i dettagli della missiva indirizzata all'ideatrice dell'attuale riforma pensioni.
La email alla Fornero: sacrifici per tutti, basta disuguaglianze
A.Z, questo il nome del precoce che ha scritto una mail lunghissima ad Elsa Fornero, non discute sui sacrifici richiesti al popolo, ma sul fatto che l'esempio non venga seguito da chi quel popolo lo governa.
In un momento di crisi, sottolinea il lavoratore, il buon esempio dovrebbe arrivare da chi 'naviga in acque migliori'. E'divenuto difficile, dice A.Z,continuare a sentirsi dire che non vi sono fondi per il comparto previdenziale e che, dunque, la riforma non potrà essere a 'costo zero'.I precocivorrebbero solovedersi riconosciutoil diritto alla pensione, che ritengono già acquisito.
Con il Ddl 857, che richiedono a gran voce,coloro che sono andati a lavorare in giovane età riuscirebbero ad accedere, dopo 41 anni di versamenti contributivi, all'agognata pensione senza dover subire penalizzazioni legate all'età anagrafica.
Eccovi riportato un estratto della missiva, ricca di metafore, cheaccomuna il pensierodi tuttiquei lavoratori chesperano che il 9settembre prossimo in Commissione lavoro qualcuno si accorga delle attuali ingiustizie e vi ponga rimedio.
'Perché per il padre i diritti (si fa riferimento alle pensioni alte ottenute dopo pochi anni di contributi e ai vitalizi) sono acquisiti e per i figli no? Qual è la differenza?? Non pensa che i figli sarebbero molto più propensi a fare sacrifici vedendo che il padre fa di tutto per salvare la barca da un sicuro affondamento?'.
Poi, riferendosi alla Riforma Fornero, aggiunge: 'Spero si sia resa conto dei disastri che ha comportato la sua Legge, e non sto qua ad elencarli, sarebbe troppo lungo, e Le chiedo in modo molto diretto: Non pensa che bisogna rivedere quanto è stato sancito? Non pensa che per i lavoratori precoci non ci sia altra alternativa che quella di approvare in toto il DDL 857 di Cesare Damiano?
La prego non mi risponda che bisogna conciliare le nostre richieste con il bilancio, è una frase che non ha più nessun significato alla luce degli sperperi, che vengono perpetrati giornalmente alle spalle di chi come me, da ben 41 anni versa , anzi meglio, si vede rubati i propri contributi! E poi Lei mi insegna che quando si vuole i fondi necessari si sa sempre dove reperirli!!'.
Condividete il pensiero di A.Z?A vostro avviso, questo precoceotterrà risposta dalla Fornero?