Il 23 settembre 2015 sarà la notte bianca della Scuola. I docenti e quanti parteciperanno porteranno in piazza numeri e dati, allo scopo di dimostrare in concreto com'è ridotta la scuola pubblica. L'iniziativa, promossa in molte città italiane, è stata organizzata in concomitanza dell'incontro tra il ministro Stefania Giannini e le OOSS in merito all'applicazione della legge 107/2015. Il gruppo Gessetti Rotti ha invitato alunni e docenti a documentare con foto e video la propria scuola, pubblicando poi le immagini con l'uso dell'hashtag '#lascuolaperme' su Twitter o su Instagram.
Nel frattempo la manifestazione, che vedrà il suo presidio principale proprio a Viale Trastevere di fronte al Miur (ore 16.30), includerà 'le cartoline della scuola statale', rappresentate da un set fotografico che verrà accompagnato dalla lettura degli articoli della Costituzione (proprio quelli contro cui va la legge 107).
Scuola, la notte bianca: contro cosa si protesta
La manifestazione denominata 'la notte bianca della scuola' sarà seguita da una fiaccolata. Docenti e alunni protesteranno per ottenere una scuola senza competizione e di qualità, per l'assunzione dei precari e per la difesa delle graduatorie minacciate dal piano di Renzi, per veder ripristinato l'orario scolastico precedente al periodo Gelmini, per gli stipendi e il rinnovo dei contratti, per la laicità della scuola e per la legittimazione degli organi collegiali.
Tutti uniranno le loro voci per protestare in coro contro le deleghe in bianco presenti nella legge 107, contro l'alternanza scuola/lavoro considerato un avvio precoce al lavoro gratuito e contro al privatizzazione dei nidi e delle scuole dell'infanzia. Altri fattori a cui si dice no sono i finanziamenti e i privilegi concessi alle scuole private, la distinzione fra scuola e scuola che porterà alla nascita di istituti di serie A, B, ecc, e ai tagli economici.
Ribadiamo che sono coinvolte nell'iniziativa moltecittà italiane. Quanti di voi parteciperanno? Fatecelo sapere lasciando un commento.
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