Fra tanti annunci e altrettanti passi indietro, suggestive promesse e clamorosi dietrofront, il Governo Renzi continua a rassicurare su ipotetici interventi di riforma Pensioni, per rendere più flessibile l'uscita dal lavoro e l'accesso alla pensione anticipata. Le ultime notizie rassicuranti sono arrivate dal ministro del Lavoro. "E' un tema aperto", ha assicurato oggi Poletti, che ha aggiunto, senza però indicare i tempi: "Stiamo lavorando".

Pensioni, Furlan: riforma Fornero va cambiata subito subito

Nel frattempo, aldilà delle rassicurazioni, piovono sull'esecutivo le critiche delle organizzazioni sindacali, dei partiti e dei gruppi parlamentari di opposizione così come di maggioranza.

Non solo la minoranza del Pd dei vari Cuperlo, Bersani, D'Alema a "scalpitare" sulla questione previdenziale anche il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. "La riforma Fornero - ha ribadito oggi la leader della Cisl - va cambiata ora. La flessibilità in uscita - ha aggiunto Annamaria Furlan - non possiamo immaginarla a partire dal 2018". Il segretario generale della Cisl sollecita l'apertura di un "tavolo di confronto" nella speranza di individuare tra le diverse autorevoli proposte di legge in discussione - dalla Quota 100 alla pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e l'8% di penalità fino all'estensione agli uomini dell'opzione contributivo donna ma con età pensionabile a quota 62 - una proposta chiara che venga dal governo".

Pensione anticipata, Damiano: senza flessibilità nuovi poveri

Critiche anche le posizioni della Cgil di Susanna Camusso, che annuncia battaglia contro la decisione di rinviare la questione delle flessibilità in uscita a dopo la discussione della legge di Stabilità magari con un provvedimento ad hoc che consenta nuove modalità di accesso alla pensione anticipata ma senza modificare strutturalmente la legge Fornero che è ancora oggi e fino al 2020 una garanzia per la finanza pubblica italiana.

A pensarla allo stesso modo della parti sociali la minoranza del Partito democratico, già in rotta di collisione col premier sulla riforma costituzionale. "Condividiamo la contrarietà della Cgil - ha evidenziato oggi in una nota il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano - circa la decisione del Governo di non affrontare il tema della flessibilità delle pensioni nella prossima legge finanziaria o in un provvedimento ad hoc".

Esodati, alla Camera audizione ministri Padoan-Poletti

Intanto, mentre sulla riforma pensioni e i ddl per la flessibilità proseguono le audizioni in commissione a Montecitorio, giovedì prossimo, 24 settembre, è in programma un'audizione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, e del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan sulla vicenda dei fondi per gli esodati davanti alle commissioni Bilancio e Lavoro di Montecitorio. L'occasione sarà utile per fare il punto della situazione con le comunicazioni ufficiali del governo sulla questione previdenziale in sede parlamentare. Secondo il sottosegretario all'Economia e leader di Scelta Civica, Enrico Zanetti, non serve una nuova legge pensionistica che modifichi la riforma Fornero "perché metterebbe nuovamente a rischio - ha detto ritenendo positiva la manovra previdenziale che nel 2011 salvò l'Italia dal default in stile Grecia - la tenuta del sistema per i giovani e per chi già oggi è in pensione".