Subito al lavoro dopo le direttive impartite da Matteo Renzi sulle Pensioni. E' in corso oggi (23 settembre) a Palazzo Chigi un incontro tra il ministro del Lavoro e quello dell'Economia. Giuliano Poletti e Pier Carlo Padoan, dopo le richieste del premier di individuare nuovi elementi di flessibilità in uscita sostenibili da poter introdurre nella legge di Stabilità 2016, discutono della questione esodati e delle ipotesi di riforma pensioni, con particolare attenzione alle proposte per il prepensionamento con tre anni in anticipo rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero.

Legge di Stabilità, incontro tra ministri Economia e Lavoro su pensioni

Gli stessi temi su cui saranno sentiti domani mattina (24 settembre) Padoan e Poletti a Montecitorio, in commissione congiunta Bilancio-Lavoro. All'incontro di oggi a Palazzo Chigi non è presente il premier Renzi ma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. Ottimista, prima dell'incontro, il ministro Poletti che ha spiegato che si punta a inserire "una ragionevole flessibilità" già nella prossima manovra finanziaria compatibilmente con i "vincoli di bilancio. "Non sono in grado di fare anticipazioni", ha affermato il ministro del Lavoro al margine di un convegno promosso da Confcooperative a Roma.

"La materia è delicata - ha sottolineato Poletti - e non bisogna creare aspettative infondate perché poi si va incontro a delusioni. Sappiamo - ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo - che il tema c'è ed è importante, ci stiamo lavorando". Il ministro conferma comunque che la legge di Stabilità in arrivo punta a dare "importanti segnali sulla riduzione delle tasse - ha spiegato - ma anche sul sostegno alla buona occupazione e sul contrasto alla povertà".

Riforma pensioni nella finanziaria, sindacati in pressing sul Governo Renzi

I sindacati intanto continuano a far sentire la loro voce, reclamando pensioni anticipate ma non a carico dei lavoratori con pesanti penalità sugli assegni pensionistici. "Nessuna penalizzazione per la flessibilità in uscita, oltre a quella - ha detto oggi il segretario generale della Uil - di andare in pensione prima, con meno contributi".

Sulle diverse proposte di modifica alla legge Fornero circolate in questi giorni, dalla nuova opzione donna alla cosiddetta opzione uomo, "quello che ho sentito finora - ha detto Carmelo Barbagallo - non mi piace". "Per noi la priorità - ha ribadito oggi il leader della Cgil Susanna Camusso - è che nella legge di stabilità ci sia intanto un intervento sulle pensioni". "E' assolutamente necessario - hanno dichiarato in una nota congiunta il segretario confederale dell'Uil Domenico Proietti e Pino Turi, dirigente generale dell'Uil Scuola - dare una risposta a migliaia di lavoratori della scuola che la aspettano da troppo tempo, i cosiddetti Quota 96. Sono lavoratori - hanno aggiunto i due dirigenti sindacali - che sono stati discriminati e penalizzati ingiustamente dal grossolano errore della legge Fornero sulle pensioni".

Per risolvere la questione Quota 96 scuola ieri è stato approvato in commissione Cultura alla Camera un emendamento dei parlamentari del M5s. I deputati pentastellati hanno fatto sapere che non abbasseranno la guardia per evitare brutte sorprese in aula.