Non bastano i provvedimenti per l'estensione dell'opzione contributivo donna e nemmeno la settima salvaguardia degli esodati che era data per scontata, nella legge di bilancio dovrebbero essere inserite le misure che rivedano la riforma Pensioni Fornero in direzione di una maggiore flessibilità dell'uscita dal lavoro e l'accesso ai prepensionamenti senza penalizzazioni esagerate sul trattamento previdenziale. Non si rassegnano i sindacati sulla riforma pensioni nemmeno di fronte alle ultime dichiarazioni perentorie del presidente del Consiglio che ha spiegato le difficoltà incontrate dall'esecutivo ad intervenire, almeno in questa fase, sulla "cosa delle pensioni".
Pur condividendo i principi dell'introduzione di nuove forme flessibili per consentire ai 62enni di accedere alla pensione anticipata e offrire ai giovani nuove opportunità di lavoro sia nel settore pubblico che in quello privato.
Riforma pensioni, imprese e sindacati chiedono flessibilità in uscita
"Renzi sbaglia", ha detto oggi il segretario generale del "sindacato rosso" affrontando la questione previdenziale con l'auspicio che il governo faccia un passa indietro rispetto alle ultime posizioni assunte e inserisca le misure per la pensione anticipata nella manovra di bilancio che sarà varata giovedì 15 ottobre dal consiglio dei ministri. "Bisogna che l'intervento sulle pensioni - ha sottolineato Susanna Camusso intervenuta oggi a Torino alla manifestazione per sollecitare la revisione legge Fornero - sia nella Legge di Stabilità".
I sindacati chiedono una riforma organica del sistema previdenziale e non interventi tampone, perché la questione è ampia e complessa, "non si tratta - ha evidenziato il segretario generale della Cgil - di affrontare qualche singola emergenza". La Camusso ha avvisato il governo che se la questione pensionistica non sarà affrontata con la finanziaria "non ci fermeremo, continueremo - ha detto - a manifestare".
Legge di Stabilità attesa il 15 ottobre: ok per esodati e opzione donna
A chiedere con fermezza un "cambio di rotta" all'esecutivo sulla riforma pensioni anche la Cisl. "Abbiamo detto al governo con chiarezza - ha detto oggi il leader del 'sindacato bianco' Annamaria Furlan - che vogliamo che già nella Legge finanziaria ci siano significativi segnali - ha sottolineato - di un cambio di rotta".
La Furlan è tornata a rilanciare le proposte per la pensione anticipata da inserire nella legge di Stabilità. "Lo chiedono anche le imprese - ha detto la sindacalista a margine della Consulta Inas 2015 in corso a Montesilvano (Pescara) - perché l'innovazione si fa con i giovani". In effetti, anche il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha auspicato interventi per flessibilizzare l'uscita dal lavoro pur non entrando nel merito delle proposto e dello scontro in atto tra governo e sindacati sulla riforma pensioni. "Tutto quello che va verso una maggiore flessibilità - ha detto oggi il presidente della confederazioni degli industriali - per noi è positivo". Il premier Renzi terrà conto delle diverse voci che arrivano sia dai lavoratori che dalle imprese sulla riforma delle pensioni o continuerà per la sua strada rinviando di mese in mese gli interventi? Domani, intanto, non resta che aspettare la versione definitiva della manovra di bilancio che avrà il via libera dal consiglio dei ministri.