Sciopero della Scuola il prossimo 13 novembre proclamato dai Cobas, con manifestazione nazionale a Roma contro la riforma. I lavoratori della scuola riprendono il nuovo anno scolastico da dove avevano interrotto quello precedente, con le proteste contro la riforma Giannini-Renzi che, nel frattempo, è stata approvata dal Parlamento ed è diventata legge dello Stato.

Non sono bastate, quindi, le assunzioni degli insegnanti precari per placare le proteste che i sindacati porteranno in piazza, il prossimo 13 novembre, con una manifestazione nazionale a Roma contro l’applicazione della riforma.

Contro ‘la buona scuola’, sciopero generale il 13 novembre.

Lo sciopero della scuola del 13 novembre coinvolgerà docenti, dirigenti e personale tecnico amministrativo (ATA) delle scuole, chiamati a manifestare, oltre che dai Cobas, dai sindacati Unicobas, CUB Scuola Università e Ricerca, Anief, USI Surf, SISA.

Lo sciopero della scuola è stato indetto, secondo le dichiarazioni del portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi, per protestare contro l’applicazione della legge 107 (la riforma ‘la buona scuola’), ed in particolare contro i poteri assegnati alla figura del preside dalla riforma e contro l’alternanza scuola-lavoro, considerata come un modo per far lavorare gli studenti senza una retribuzione.

La protesta del sindacato è rivolta anche contro tutte quelle norme, previste dalla riforma della scuola, che pongono il personale precario in una posizione di discriminazione nei confronti degli insegnanti di ruolo. Un esempio, ma non è l’unico, è data dal bonus formazione di 500 euro, da cui i supplenti sono stati esclusi.

Manifestazione nazionale della scuola a Roma il 13 novembre.

Lo Sciopero Generale della scuola del 13 novembre vivrà il suo momento culminate con la manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma e che prevederà un primo momento di protesta alle 10 sotto la sede del Miur, per poi proseguire alle 12 in piazza Montecitorio.

Ulteriori manifestazioni, il cui programma sarà dettagliato nei prossimi giorni dai sindacati che hanno proclamato lo sciopero, saranno organizzate in altre città d’Italia.