L’eterno tira e molla tra docenti diplomati magistrale e Miur continua senza tregua. Le battaglie legali vedono purtroppo protagonisti insegnanti con esperienza decennale che rivendicano legittimamente il riconoscimento del diritto – più volte confermato dalla giurisprudenza – all’inserimento in GAE. Alla data del 24 novembre è pervenuta l’ennesima sentenza del Tribunale del Lavoro di Como, seguito dal parere del Giudice del Tribunale di Latina che ha ribadito ancora una volta il sussistere delle ragioni del ricorso. Intanto il Comitato per l’inserimento dei diplomati magistrale in GaE ha recentemente aderito all’adunata della grillina Silvia Chimienti alla chiamata indetta per il 4 dicembre in cui si svolgerà una giornata di confronto sul tema.

Giudice di Como: il diploma magistrale è titolo abilitativo permanente

Il gran numero dei ricorsi presentati dai diplomati magistrali per l’inserimento in Gae sta facendo il suo corso. Continuano a susseguirsi i pronunciamenti della giurisprudenza in favore dei ricorrenti, da ultimo quello del giudice dott. Canepa del Tribunale del Lavoro di Como. Questi ha infatti riconosciuto come il diploma magistrale ottenuto prima del 2001/2002 “debba considerarsi in via permanente titolo abilitativo all’insegnamento ed insuscettibile di perdere il proprio valore”. In tempi più lontani “il legislatore aveva attribuito inequivocabile valore abilitante permanente” e dunque non è suscettibile di essere messo in discussione dalla legge 296/2006.

Si attendono ora le sentenze del Tribunale di Milano che dovrebbero arrivare entro i primi tre mesi del 2016. Secondo Tecnica della Scuola i giudici avrebbero già richiesto i contratti di lavoro dei ricorrenti e starebbero disponendo la notifica per i pubblici proclami, lasciando ben sperare per una risoluzione positiva per i ricorrenti.

Comitato per l’inserimento in GaE: il 4 dicembre tutti in piazza a Roma

Intanto il Comitato dell’omonima causa rappresentato dal Prof. Liberato Gioia, ha annunciato la propria partecipazione al confronto indetto per la giornata del 4 dicembre. A Roma si cercherà infatti di raccogliere le varie rivendicazioni allo scopo di elaborare una proposta unitaria da sottoporre allo studio del governo.

Nel burrascoso Comunicato diffuso dal Comitato, si prende atto “dell’accanimento del Governo e del Miur nei confronti dei diplomati magistrali”, concretizzatosi nel ribadimento della stessa linea di pensiero senza il minimo tentativo di apertura. I diplomati magistrali – si legge nel comunicato – non si fermeranno e saranno pronti a rivendicare i propri diritti coinvolgendo maggiormente anche le istituzioni europee.