Dagli stati generali in svolgimento a Massa, la deputata dei 5 Stelle Silvia Chimienti si esprime sul prossimo concorso docenti in maniera nettamente negativa. Più volte è stato detto che è stato illegittimo escludere dalle assunzioni i docenti precari abilitati della II fascia delle Graduatorie di Istituto. Incurante di quanto sentenziano alcuni giudici del lavoro in merito ai diplomati magistrali, ai quali viene negato l'accesso alle Gae ed impedito di partecipare al piano di assunzioni appena concluso, il governo preferisce mettere in atto questa farsa di un concorso docenti riservato ai soli abilitati.

Non è in questo modo che si elimina la supplentite perché continueranno a restar fuori dalle assunzioni oltre 100mila docenti precari.

La Farsa

Con questo bando di concorso si fanno accedere al ruolo 60 mila docenti in tre anni che non bastano nemmeno per garantire il normale avvicendamento tra generazioni. E' una farsa anche perché ci sono 180 mila precari che hanno tutto il diritto di essere assunti. Questo vorrebbe dire lasciarne fuori ancora 120 mila dimenticandoli nel limbo della precarietà per tutto questo tempo, quando invece si potrebbero benissimo considerare i pensionamenti previsti nei prossimi anni. Infatti ci sarà un eccezionale turnover, pari al 40% del totale degli insegnanti, che potrebbe essere gestito attraverso l'impiego di questi precari.

La III fascia

Anche i docenti della III fascia delle graduatorie di istituto reclamano l'assunzionein virtù del fatto che hanno contratti a termine per un totale di oltre 36 mesi. Secondo Silvia Chimienti anche loro hanno tutti i diritti di entrare in ruolo per l'esperienza accumulata in anni e anni di supplenze. L'iniziativa di farli partecipare al concorso va estesa anche a loro per non alimentare ulteriori discriminazioni ed evitare altre situazioni conflittuali con i colleghi delle altre graduatorie.

No al concorso!

E opinione diffusa tra gli addetti ai lavori che i costosi corsi di abilitazione indetti dalle Università siano solo un modo per fare soldi in danno della povera gente. Non servono a niente se nel frattempo sono state fatte supplenze per oltre 36 mesi; lo dicono anche i tribunali che decretano il ruolo per alcuni precari con queste caratteristiche. Basta col concorso e svuotiamo prima le graduatorie. Solo dopo torneremo a ragionare sul modo di reclutamento ideale di nuovi insegnanti per la Scuola.