Dalla riforma Pensioni al reddito di cittadinanza e non solo, il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo ci riproverà a Montecitorio a modificare la legge di Stabilità 2016 sulle questioni sociali ed economico, a partire da lavoro e pensioni. Bocciate e dichiarate inammissibili le proposte M5s in commissione Bilancio al Senato, così come anche quelle dei gruppi di maggioranza. Solo una decina gli emendamenti finora fatti passare tra le pieghe della blindatissima manovra di bilancio del Governo Renzi.
Reddito minimo di cittadinanza, Lezzi: ci riproveremo alla Camera
"Durante la seconda lettura parlamentare della legge di Stabilità - ha scritto sulla sua pagina Facebook la senatrice Barbara Lezzi a proposito del reddito minimo di cittadinanza - ci riproveremo. E poi - ha sottolineato la parlamentare del Movimento 5 stelle - c'è sempre l'iter iniziato della proposta di legge in commissione Lavoro per continuare a insistere". Il capitolo della riforma pensioni è stato affrontato questa settimana anche da Beppe Grillo, che sul suo blog ha criticato "l'assenza di un fondo per i pensionati e per i dipendenti pubblici, in spregio - a sottolineato il leader del Movimento 5 stelle - alle sentenze della Corte costituzionale".
Critiche dall'ex comico arrivano anche sulla "infinita telenovela sugli esodati". Come si ricorderà, il Governo Renzi ha già previsto la settima salvaguardia e ha detto no agli emendamenti sulla questione pensioni al Senato.
Riforma pensioni, Grillo critica l'infinita telenovela sugli esodati
"Gli esodati avranno bisogno - ha spiegato il leader M5S su beppegrillo.it - di un'ottava salvaguardia perché questo Governo - ha sottolineato ancora - non ha stanziato risorse sufficienti".
Tra le proposte sulla previdenza del Movimento 5 stelle proposte l'abolizione dei vitalizi ai politici, il taglio delle pensioni d'oro, l'aumento a 700 euro delle pensioni minime. Ma anche il ripristino di un fondo ad hoc per i lavoratori impegnati in lavori usuranti, maggiori tutele previdenziali per i lavoratori precoci e per i lavoratori autonomi.
Ma di tutto questo si potrà cominciare a discutere durante il passaggio della manovra finanziaria alla Camera, perché al Senato, dove i numeri della maggioranza sono più risicati, vuole chiudere la partita in fretta. Forse qualche novità con gli emendamenti arriverà a Montecitorio, ma ancora nulla è certo.