Nuova polemica in arrivo tra governo e opposizione in merito alla Scuola: è l'onorevole Silvia Chimienti del Movimento Cinque Stelle a denunciare una 'pratica' che ha avuto un incremento vertiginoso in corrispondenza dell'uscita del prossimo concorso a cattedra che metterà a disposizione 30.000 posti per il sostegno.
La deputata pentastellata ha deciso di presentare un'interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, attraverso la quale si denuncia la 'scorciatoia' intrapresa da numerosi docenti per ottenere la specializzazione necessaria per diventare docente di sostegno.
Sostegno, M5S: 'Specializzazione in 2 settimane in Romania, ne è al corrente ministro Giannini?'
L'onorevole Chimienti ha fatto presente come a Bucarest, in Romania, in due sole settimane sia possibile ottenere la specializzazione, senza che gli insegnanti sostengano alcun test d'ingresso e senza effettuare alcun tirocinio.
Nulla di irregolare dal punto di vista giuridico, sottolinea l'esponente 'grillina', visto che il D.L. 206 del 6 novembre 2006 consente di presentare al Miur la richiesta di riconoscimento del titolo conseguito all'estero. Si tratta, comunque, di un comportamento sleale nei confronti di chi, invece, in Italia, deve affrontare un percorso ben più duro per ottenere tale specializzazione.
Scuola e sostegno: Silvia Chimienti 'competizione sleale e formazione inadeguata'
L'onorevole Chimienti ha ricevuto la segnalazione da Unicobas Lombardia. Sono già molti gli insegnanti che sono partiti per la Romania per prendersi l'abilitazione per il sostegno: tra costi riguardanti il corso, il vitto e l'alloggio, la cifra da spendere si aggira intorno ai diecimila euro.
Tra l'altro il giornalista ed insegnante Paolo Latella, dirigente nazionale Unicobas, aveva sottolineato, in un suo recente articolo i conti salatissimi da pagare per ottenere la specializzazione.
L'onorevole Chimienti parla di competizione sleale, oltre al fatto che, in questo modo, verranno assunti degli insegnanti con una formazione professionale inadeguata.
Ecco perchè il ministro Giannini dovrà dare al più presto una risposta in merito a come il Miur intenda arginare questo gravissimo fenomeno, proprio per tutelare la qualità didattica del sostegno in Italia.