Il concorso Scuola 2016 per gli insegnanti, il cui bando uscirà entro la prima settimana di febbraio come annunciato ieri dal premier Matteo Renzi e dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, "è innovativo". Così lo ha definito il sottosegretario del Miur Davide Faraone soffermandosi sul fatto che la nuova modalità di selezione dei docenti "introduce elementi - ha spiegato - che intendiamo mettere in campo anche in futuro ed è lo spartiacque - ha sottolineato l'esponente del Governo Renzi - tra presente e futuro". Il sottosegretario si dice "fiducioso" sul fatto che con il nuovo concorso si potrà procedere al riequilibrio delle istanze delle scuole rimaste finora insoddisfatte "perché il potenziamento - ha detto Faraone - non sempre è stato coerente".
Concorso prof 2016, novità e polemiche
L'esecutivo con il concorso per i docenti intende dunque "colmare questo vuoto" agendo una selezione correlata alle richieste che provengono dalle scuole finalizzate a "rendere sempre più concreta la riforma". A scanso di equivoci e contro quella che lui definisce "disinformazione" il sottosegretario di Stato ha ribadito che "gli insegnanti di sostegno sono parte integrante - ha sottolineato Faraone oggi nel corso del convegno 'Una scuola per tutti' che si è svolto alla Camera - della didattica di questo Paese. Su questo aspetto - ha detto riferendosi ad alcuni articoli apparsi sui giornali che avrebbero dato informazioni errate - basta speculazioni e disinformazione".
Faraone ha spiegato inoltre che in futuro per l'assunzione dei docenti sarà anche necessaria la "valutazione dell'esperienza sul campo" con l'introduzione di un periodo di formazione in classe. Su questo, così come in generale sul concorso, si trova d'accordo Forza Italia di Silvio Berlusconi. "Notiamo con favore che il Partito democratico - ha detto la deputata azzurra Elena Centemero - sta riconoscendo la bontà di molte nostre battaglie per la qualità dell'istruzione.
Dopo il riconoscimento del concorso quale via maestra per l'accesso a scuola dei docenti - ha aggiunto la responsabile scuola e università di Forza Italia - il sottosegretario Faraone evidenzia l'importanza di un periodo di formazione in classe per i futuri insegnanti, al fine di verificare la loro effettiva capacità di insegnare".
Link e Anief su selezione insegnanti
Insieme alle novità sul concorso a cattedre arrivano anche le polemiche. La nuova selezione "prevederà 63mila posti per docenti a fronte - ha detto oggi il portavoce di Link Coordinamento Universitario - di 200mila aspiranti insegnanti, con il risultato che due su tre - ha sottolineato Alberto Campailla - saranno esclusi ancora dall'assunzione". Il rappresentate di Link ha spiegato che saranno esclusi dalle assunzioni nella scuola "tutte le terze fasce - ha detto - che attendono la possibilità di abilitarsi". A far sentire la propria voce anche l'Anief secondo cui "i docenti specializzandi e abilitandi che stanno concludendo i corsi universitari - ha spiegato il presidente dell'organizzazione sindacale Marcello Pacifico - non potranno partecipare al concorso a cattedra per 63.712 posti, il cui bando - ha ricordato - è stato annunciato per i primi giorni di febbraio".
Secondo l'Anief, a fare "scalpore" è in particolar modo l'impossibilità ad includere nel concorso anche quelli "che stanno concludendo - ha affermato in una nota Marcello Pacifico - i tirocini formativi per il sostegno" che non faranno in tempo a presentarsi perché avranno la specializzazione solo dopo il mese di febbraio.