Se la legge di Stabilità 2016 non ha prodotto le riforme dei requisiti per l’accesso alla pensione anticipata ed alla pensione di vecchiaia, in compenso entrano in vigore gli scatti previsti dalla legge Fornero del 2011 che, però, allungano notevolmente l’uscita da lavoro per gli uomini e, soprattutto, per le donne.
Pensione di vecchiaia donne e uomini del settore privato e pubblico dal 2016
Quest’ultime, infatti, a partire dal 1° gennaio 2016, per la pensione di vecchiaia dovranno lavorare ben 22 mesi in più, quasi due anni: 18 mesi sono dovuti, per le contribuenti del settore privato, dallo scatto dai 63 anni e nove mesi ai 65 anni e tre mesi.
In più si aggiungeranno ulteriori quattro mesi dovuti all’aumento delle aspettative di vita. In totale, quindi, 22 mesi in più di lavoro prima della pensione. Andrà meglio agli uomini, il cui aumento è limitato a 4 mesi, sia per chi lavora nel pubblico che nel privato e per le donne del solo settore pubblico: tutti passeranno dal precedente requisito dell’età di sessantaseianni e tre mesi a sessantaseianni e sette mesi, valido fino a tutto il 2018. Riepiloghiamo, dunque, tutte le età minime per andare in pensione anticipata e di vecchiaia per uomini e donne con decorrenza 2016.
Pensioni vecchiaia donne privato: 22 mesi in più, parità con gli uomini dal 2018
Per la pensione di vecchiaia, detto degli uomini che lavorano sia nel pubblico che nel privato e delle donne del pubblico, le lavoratrici impiegate nelprivato passano da sessantatré anni e nove mesi del 2015, ai sessantacinqueanni e sette mesi del 2016 e del 2017 fino ai sessantasei anni e sette mesi del 2018, pareggiando, così, l’età minima fissata per gli uomini.
Le lavoratrici autonome, per la pensione di vecchiaia, dovranno aver compiuto i sessantaseianni e un mese (nel 2015 erano 64 anni e 9 mesi): tale requisito minimo rimarrà fino a tutto il 2017, mentre aumenterà di ulterioriquattro mesi nel 2018.
Pensioni anticipate donne e uomini: requisito contributi nel triennio 2016/2018
Per quanto riguarda la pensione anticipata, ricordando che fino a tutto il 2017 le penalizzazioni per chi esce da lavoro prima dei 62 anni sono congelate dalla recente misura adottata nella Stabilità 2016, il requisito minimo degli anni di contributi versati aumenterà di quattro mesi.
Gli uomini, infatti, per andare in pensione anticipata dovranno aver maturato, nel 2016, quarantadueanni e diecimesi di contributi, pari a 2.227 settimane (nel 2015, 42 anni e 6 mesi, ovvero 2.210 settimane). Tale requisito rimarrà in vigore fino a tutto il 2018.
Le contribuenti, invece, per la pensione anticipata dovranno aver accumulato quarantunoanni e dieci mesi (ovvero 2.175 settimane), quattro mesi in più rispetto al 2015, quando occorrevano 2.158 settimane di contributi. Anche per le donne, tale requisito rimarrà invariato fino a tutto il 2018.