Il concorso Scuola 2016 è già nella tempesta dei ricorsi promossi dagli esclusi, che sono davvero tanti e con tante probabilità di vincerli e ottenere l'ammissione con riserva. Ma la polemica non finisce qui. A far parlare in questi giorni è la questione dell'accorpamento delle prove per regioni con posti esigui. L'esempio più in vista è quello del Molise (che troviamo anche fra le FAQ del Miur), i cui docenti dovranno sostenere obbligatoriamente le prove fuori regione (eccezioni a parte). Ma il Molise non è l'unica regione penalizzata in tal senso.

Possiamo anche citare la Sardegna e la Basilicata. Perché questa scelta? E cosa comporterà per i candidati di queste regioni?

Il Governo risparmia sul concorso scuola 2016, i docenti pagano

Ilconcorso scuola 2016 comporterà delle spese per il Governo, che ha pensato bene di risparmiare. Niente di criticabile, se non fosse che il suo risparmio significherà una spesa maggiore per alcuni candidati, creando inevitabilmente discriminazioni fra docenti che abitano in zone diverse d'Italia. Questo perché in alcune regioni le cattedre disponibili sono esigue e i candidati attesi sono una minoranza, quindi allestire una commissione diventa poco conveniente. Per ovviare al problema si è pensato di far svolgere a questi candidati le prove in una regione diversa.

E così i docenti molisani andranno in Abruzzo o Calabria. I docenti sardi e della Basilicata andranno in Sicilia, in Toscana, nel Lazio o in Veneto. “L’aereo e l’albergo ce li paga Renzi?" chiedono i precari, mentre ricordano che non hanno nemmeno diritto alla retribuzione delle ferie. I docenti più colpiti sono quelli delle classi specialistiche, come la musica.

Un esempio? Il concorso per pianoforte alle medie si svolgerà solo in Sicilia. Dovranno andare tutti lì. Immaginate cosa comporta questa situazione peri docenti che sosterranno le prove per più classi di concorso. Che succederebbe se le date delle prove del concorso scuola si sovrapponessero? E pensate ai costi che dovranno sostenere!

Se a questo aggiungiamo i ritardi nel pagamento dei supplenti, per sostenere il concorso qualcuno potrebbe trovarsi a dover richiedere un prestito! Naturalmente, parliamo per assurdo... ma stiamo imparando che a volte l'assurdo in Italia diventa facilmente normalità.

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