S'infiamma il dibattito sulla riforma Pensioni 2016. Dopo i capitoli della flessibilità per i prepensionamenti e quello dell'aumento delle pensioni minime, che si aggiungono alle questioni che riguardano gli esodati e i lavoratori precoci, lo scontro si accende ancora di più sui conti e i tagli relativi alle pensioni d'oro. A proposito del ddl sulla riduzione delle pensioni d'oro prevista dal ddl Meloni sono in corso in commissione Lavoro a Montecitorio le audizioni delle parti interessate e oggi è stato il turno dei rappresentanti dell'Inps.
Previdenza, Damiano boccia il ddl Meloni sulle pensioni d'oro
Proprio durante l'audizione dei rappresentanti dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, attualmente presieduto dall'economista bocconiano Tito Boeri, si è avuta conferma di quanto già in ambienti politici e governativi, così come tra gli addetti ai lavori, si sapeva da tempo senza dubbio alcuno. Ovvero "che il ricalcolo contributivo delle pensioni per tutti i lavoratori - ha detto il presidente della commissione Lavoro della Camera a margine dell'audizione dell'Inps - non è possibile. Non si tratta - ha spiegato Cesare Damiano - di un difetto imputabile all'Inps, ma del fatto che le leggi sulla previdenza che si sono susseguite dai lontani anni '60 - ha aggiunto il parlamentare della minoranza del Pd - prevedevano diverse modalità di calcolo".
Ricalcolo contributivo delle pensioni, audizione Inps alla Camera
Pur giungendo alle diverse conclusioni sono diverse le soluzioni proposte da Cesare Damiano rispetto a quanto prevede il ddl presentato da Giorgia Meloni che la stessa presidente di Fratelli d'Italia ha già annunciato di voler modificare. "Di fronte a questi dati tecnici oggettivi tutti i gruppi politici della commissione Lavoro - ha spiegato oggi Damiano - hanno convenuto sulla necessità di trovare una strada diversa da quella del ricalcolo indicata dalla proposta di legge di Fratelli d'Italia in quanto - ha aggiunto il deputato di 'Sinistra è cambiamento' - non concretamente realizzabile".