Un post pubblicato sul profilo Facebook della senatrice pentastellata Enza Blundo sta facendo molto discutere a livello social. Si parla di Agnese Landini, molto più conosciuta per essere la moglie del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Come senz'altro saprete, l'insegnante di lettere e latino ha ottenuto l'immissione in ruolo durante l'ultimo piano assunzionale indetto dalla riforma Buona Scuola, anche se ha rimandato la presa di servizio effettiva in quanto già supplente all'Istituto Baldacci di Pontassieve, vicino a Firenze.
Ultime news scuola, sabato 19 marzo: Enza Blundo post su Facebook su Agnese Renzi
Al momento dell'arrivo della proposta di assunzione, la 'First Lady' dichiarò di essere molto contenta, affrettandosi a precisare 'come i tanti colleghi che, come me, hanno ricevuto la proposta. Posso dire che il mio precariato finisce qui, come per tantissime persone: non c'è stata possibilità di favoritismi, c'è una graduatoria'.
Eppure la senatrice Enza Blundo parla proprio di 'coincidenze', in merito all'assunzione, proprio in corrispondenza con la riforma del marito. Mentre migliaia e migliaia di docenti venivano mandati a chilometri e chilometri di distanza dal loro luogo di origine, 'lei trova il posto sotto casa' ha postato l'esponente pentastellata (ma questo è solo culo, scrive tra parentesi).
Enza Blundo 'Graduatorie secretate per volere di Matteo Renzi'
Il torbido viene dopo, quando Enza Blundo comincia a parlare di 'graduatorie secretate per volere del Premier': questo comincia ad essere strano, si scrive nel post. La Buona Scuola è Buona se sei nata con la camicia e se hai sposato il Premier. Tutto questo mentre migliaia e migliaia di docenti abilitati per l'insegnamento sono stati costretti a rimettersi in discussione tramite il prossimo concorso scuola.
Molti di loro sono docenti precari come Agnese Landini, molti di loro hanno alle spalle anni e anni di esperienza come supplenti e non hanno avuto la stessa fortuna: chissà cosa voleva dire la senatrice Blundo con quel termine 'graduatorie secretate'.