"Sulle pensioni minime ancora non prendo l'impegno": lo afferma il Premier Matteo Renzi rispondendo ad una donna in attesa del suo arrivodavanti all'Altare della Patria, per le celebrazioni del 25 aprile 2016. Il dialogo (dai toni cordiali) è stato registrato da un cronista e prontamente rilanciato su tutti i principali organi di stampa. Il commento sull'adeguamento degliassegni minimi erogati dall'Inps arriva dopo la recente apertura del Presidente del Consiglio in merito alla possibilità di garantire il bonus delle 80,00 € anche ai pensionati che non possono fruire della no tax area, attraverso un possibile intervento con la prossima legge di stabilità 2017.

Renzi si è poi recato a depositare una corona di alloro assieme al Presidente dello Stato Sergio Matarella edai Presidenti di Camera e Senato. L'episodio è solo l'ultimo in ordine di tempo in merito alla riformadelle Pensioni, un tema che resta al centro del dibattito pubblico e delle richieste di flessibilità da parte dei lavoratori.

Pensioni flessibili 2016, cantiere resta aperto ed in attesa di soluzioni

Nel frattempo, sulle pensioni si continua a discutere di un pacchetto di provvedimenti che dovrebbero servire a flessibilizzare le regole di uscita dal lavoro e garantire il futuro previdenziali dei più giovani nel medio e lungo termine. Sul primo punto, le ultime ipotesi parlano di un nuovo meccanismo di prestito previdenziale tramite un accordo tra Inps e Abi, con l'obiettivo di garantire degli scivoli di prepensionamentoa partire dai 63 anni di età.

L'uscita dovrebbe fare leva sul Tfr dei lavoratori e sulla creazione di appositi strumenti d'appoggio, come ad esempio nuove agevolazioni fiscali o la creazione di un fondo di garanzia. In merito invece ai giovani, i tecnici starebbero lavorando ad un intervento correttivo sul secondo pilastro previdenziale, andando quindi ad abbassare le aliquote fiscali in capo ai fondi pensione.

Previdenza integrativa, si va verso l'iscrizione obbligatoria?

In merito ai fondi pensione, c'è attesa per le ultime indiscrezioni circolate nei media. L'idea è di diminuire la tassazione che attualmente pesa sulle pensioni integrative di una forchetta che va dai 3 ai 4 punti percentuali, rendendo parimenti obbligatoria l'iscrizione ai fondi pensione di categoria per i lavoratori dipendenti.

Quest'ultima dovrebbe avvenire destinandovi almeno una parte del trattamento di fine rapporto, in modo da aumentare le adesioni e rendere lo strumento maggiormente inclusivo rispetto a quanto non avvenuto sinora.

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