La relatrice Puglisi del PD, ieri 18 aprile 2016 ha presentato un emendamento al DDL Scuola e Università con diverse richieste, tra cui quella di rinviare di un mese le assunzioni per l'a.s. 2016/17 (supplenze incluse) e la chiamata diretta e di prorogare la deroga al vincolo triennale per le assegnazioni provvisorie anche per il prossimo anno. Assunzioni rimandate, dunque?

Emendamento al DDL scuola: assunzioni 2016/17 e chiamata diretta

Cosa succede rimandando di un mese le assunzioni 2016/17? L' emendamento al DDL scuola presentato dalla relatrice Puglisi specifica che la decorrenza economica dei contratti di lavoro è conseguente alla presa di servizio.

Non vi saranno nemmeno supplenze a partire dal primo giorno di scuola, dato che viene anche richiesto che qualsiasi funzione connessa all’avvio dell’a.s. e alla nomina dei docenti da parte del dirigente venga prorogata al 15 settembre 2016.

Assegnazione provvisoria: nuova deroga annuale?

Sempre l'emendamento presentato dalla Puglisi al DDL scuola ed Università chiede la proroga della deroga al vincolo triennale in materia di assegnazioni provvisorie anche per l'.a.s. 2016/17. Era un emendamento di cui si era già parlato al tempo del Milleproroghe, ma che poi era stato ritirato con la promessa di ripresentarlo in un momento più adatto. Se venisse accettato, tutti i docenti immessi in ruolo quest'anno, potrebbero presentare domanda di assegnazione provvisoria per la provincia di gradimento senza il blocco triennale.

L'assegnazione provvisoria ha efficacia per un solo anno scolastico e viene accettata in base alla disponibilità dei posti nell'organico dell'autonomia (formato da organico di diritto, di sostegno e di potenziamento) e dei posti del comma 69 (art 1) della legge. Questi ultimi sono i posti che non fanno parte dell'organico dell'autonomia e non sono disponibili per la mobilità, le immissioni in ruolo e i docenti a tempo indeterminato.

Poco contenti sarebberoi docenti ancora inseriti nelle GaE che, non essendo stati assunti col piano straordinario di Renzi 2015, devono sperare nelle supplenze.

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