Ogni tematica legata al concorso docenti 2016 genera ed attira su di sé numerose polemiche. Il 19 maggio in VII Commissione si è trattato come argomento principale ilDDL Scuola, ma non si è potuto esimersi anche una nuova problematica generato con il concorso docenti stesso. I diversi esponenti politici hanno avanzato rimostranze in merito al concorso ed alle disposizioni date per la sua attuazione. Vengono contestate altresì anche le falle che sono state riscontrate, nonché vengono tenute in considerazione i disagi ai quali i candidati sono stati sottoposti.
La maggioranza non accetta che vengono attuate modifiche al testo e stanno cercando di respingere ogni possibile emendamento che viene loro presentato.
Concorso a cattedra 2016: cosa accadrà?
La situazione non è delle più facili: da un lato troviamo il ministro Giannini, con tutto il Miur riunito, nonché la maggioranza politica che asseriscono la validità del DDl scuola e propendono per il suo mantenimento, attuandolo con strutturazione invariata. Dall'altro ci sono diversi partiti politici che si oppongono e che vogliono cercare una soluzione per dare ai partecipanti del concorso docenti 2016 un aiuto. In alcune regioni il numero dei candidati è maggiore rispetto ai posti disponibili, mentre in altre vi è una penuria di candidati rapportata al numero di posti disponibili.
La Santerini ed il suo gruppo parlamentare propongono di creare una graduatoriaunica nazionale per i candidati che hanno partecipato al concorso, superando le prove concorsuali, ma che non hanno sottoscritto nessun contratto di lavoro.
Questa iniziativa mira a dare un nuovo assetto: ovvero sivuole cercare di ovviare al precariato ed al suo abuso attuando a scaglioni una stabilizzazione dei docenti che supereranno le prove concorsuali, ma che non avranno ottenuto subito l'assunzione.
Questa proposta vuole anche evitare di avere una vasta platea di disoccupati che rinunciano alla posizione lavorativa offerta poiché troppo lontano da casa. Ma questa è solo uno dei contenuti degli emendamenti presentati contro il DDL scuola, non resta che attendere per conoscere eventuali sviluppi.