Al via il progetto Scuole al centro, che prevede lescuole aperte anche d'estate, il ministro Giannini si prefigge di realizzare misure contro la dispersione scolastica, ma anchee soprattutto togliere i giovani dalle strade e tenerli lontano dalla criminalitàe dai pericoli, che bighellonando nei periodi di vacanza,possono portaremigliaia di studenti nelleperiferie delle maggiori cittàitaliane a prendere strade pericolose. Funzionerà? Questo èpresto per dirlo, per poter partecipare è stato reso noto che è necessario autocandidarsi dal portale Aree a rischio.
Progetto Scuole al centro: adesione volontaria prof
Per il progetto sono stati stanziati 10 milioni di euro per il primo anno,finoad un massimo di 15 mila euro a Scuola.I progetti presentati dovranno riguardare, alcuni ambiti fissati nel decreto quali: imprenditoria, musica,sport, laboratori artistico-espressivi, cinema e teatro, invito alla lettura, conoscenza dell'entroterra e attività d'incentivazione alla cittadinanza attiva. I docenti non saranno obbligati, ma potranno autocandidarsianche seil compenso non sarà molto alto.
Il tutto sipotrà realizzarecon il coinvolgimento di altre scuole, enti locali, università, associazioni, cooperative, la scadenza delle domandeè il 20 di giugno. L'obiettivo ultimo non è uno solova dalla riduzione del numero di abbandoni scolastici, dei debiti formativi, ma anche al numero delle assenze e delle sanzioni disciplinari.
Riguarderanno per il momento le città di Roma, Milano, Palermo e Napoli, molti studenti hanno protestato per il mancato coinvolgimento del resto del territorio nazionale.
La situazione delle famiglie e l'incertezza del futuro
La Giannini parlando del progetto ha dichiarato, che solo a Napoli di 541 istituti, ben 275sono considerati a rischio, ha, inoltre,ribaditoche i professori non saranno obbligati a parteciparvi, ma potrannoscegliere se aderire all'iniziativa o meno, ma nonriceverannouncompenso molto alto.
La Giannini vuole coinvolgere i giovani, facendogli fare qualcosa che attiri la loro attenzione, oggi l’abbandono scolastico è del 17,6% e siam ancora una volta molto (per un aspetto negativo)al di sopra della media europea.I fondi necessari potranno essere reperiti dai fondi europei destinati alla dispersione scolastica, magari coinvolgendo anche altre città ed istituti difficili, se dovesseavere successosi potrebbe arrivare anche all’apertura domenicale delle scuole.
L'argomento toccato è molto serio si parla delle nuove generazioni che la società, la scuola e la famiglia trascurano: viviamo un momento molto delicato, oggi i giovani passano orein un mondo virtuale,per sfuggire ad una realtà difficile e spesso piena di insidie e avversità. La rete è piena di pericoli, ma la strada e l'ambiente dove crescono potrebbeesserlo ancor di più.I ragazzi sono disorientati e cercano affettisinceri(l'amicizia e l'amore condisperazione),ma cosa trovano?
Gli adulti sono troppi distratti,schiacciati dai problemi del lavoro o lontani da casa,basti pensarea migliaia di docenti che sono stati costretti a partire, per ottenere un lavoro fisso, oltre a tenere lontani i giovani dai pericoli, si deve pure dare un ambiente familiare più sereno alle loro famiglie.La disoccupazione mina la stabilità della famiglia,èuna buona idea pensare al loro benessere, ma questo comincia quando si dà sicurezza economica ai genitori con un lavoro stabile e senza incertezze e paureper il futuro.