Arriva un importante conferma dall'Unione Europea in merito alla flessibilità nei conti pubblici italiani, un elemento che apre le porte alle riforme già approntatedal Governo e che potrebbe giocare un ruolo importante nelle prossime trattative riguardanti l'allentamento della rigidità presentenei criteri di pensionamentoper l'accesso all'Inps. L'ok dai tecnici di Bruxelles è stato confermatonel primo pomeriggio di oggi e consentirà una maggiore disponibilità di risorse per lo 0,85% del Pil nel 2016, ma è stato condizionato anche ad un ulterioresforzo dello 0,5% su base annua per ilfuturobiennio.

"Nelle prossime ore uscirà lo scambio di lettere tra la Commissione UE ed il Ministro Padoan, che ha fatto un lavoro straordinario" ha commentato il Premier Matteo Renzi, spiegando che il provvedimento apre le porte alla flessibilità in Italia. Nel complesso, come abbiamo già anticipato, il risultato ottenuto dall'esecutivo crea i prodromi per l'apertura di un confronto tecnico con le parti sociali ed il Parlamento, al fine di avviaredi un alleggerimento nei requisiti di quiescenza previstinella Manovra Fornero del 2011.

Flessibilità nei conti e riforma previdenziale: primi confronti attesi per la fine di maggio

Stante la situazione, i primi confronti per l'avvio della flessibilità previdenziale sono attesi al prossimo 24 maggio, quando il Ministro del lavoro Giuliano Poletti incontrerà i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per discutere nel merito del problema.

Il piano del Governo prevede il ricorso all'istituto dell'APE, un nuovo meccanismo di prestito pensionistico mediato dal mercato del credito privato, indirizzato prevalentemente in favore dei nati tra il 1951 ed il 1953. Al riguardo non sono mancati i commenti dai sindacati. Annamaria Furlan della Cisl ha auspicato ad un confronto "serio, costruttivo e di merito sulla flessibilità in uscita", mentre Carmelo Barbagallo della Uil sottolinea con sollievo l'arrivo della convocazione.

"Finalmente" ha commentato il sindacalista, ribadendoche "sollecitavamo questo incontro perché il tema delle Pensioni deve essere assolutamente affrontato".

Pensioni anticipate: prosegue petizione popolare per l'iniziativa depositata presso la Camera

Nel frattempo prosegue anche lapetizione lanciata sul sitoprogressi.org/pensioni a sostegno della bozzadi legge 857 del 2013 depositata presso la Camera dei Deputati.

La proposta per il pensionamento anticipato con la quota 97 e l'uscita dei precoci dal lavoro al raggiungimento di 41 anni di servizio (senza ulteriori penalizzazioni) è molto popolare tra i pensionandi e vede convergere anche il favore dei sindacati, ma si discosta dall'ultima apertura governativa soprattutto nel capitolo dei costi. La preferenza da parte dei lavoratori resta però confermata anche dal crescendo di firme, visto che è prossimo l'obiettivo delle 25000 sottoscrizioni (al momento della stesura di questo articolo il contatore ha ormai superato le 24550 adesioni).

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