Per far rispettare le normali regole civili di buona educazione a volte si è costretti a far affiggere un cartello come questo. A Lecce è successo un fatto di cronaca che porta al centro dell'attenzione la questione del rispetto delle regole civili, segno evidente del degrado dei nostri tempi. Una preside ha censurato il comportamento dei genitori attraverso l'affissione di avvisi scritti sui cancelli di una Scuola elementare di Lecce. La stessa preside ha avuto modo di spiegare che la misura si era resa necessaria per garantire il normale deflusso dei bambini dalla scuola.

Da parte loro i genitori avevano fatto presente che dovevano entrare dentro la scuola per verificare che i figli fossero presi in carico dalla stessa. Un botta e risposta che evidenzia il difficile rapporto tra famiglie ed istituzioni scolastiche. Nei gruppi WA si discute spesso di quali siano i docenti che fanno bene alla scuolama, dopo quanto successo alla San Domenico Savio di Lecce, ora a finire sotto la lente di ingrandimento sono i dirigenti scolastici.

Comportamenti incivili

Addolorata Zingarello, la preside della scuola elementare di Lecce dove è successo il fatto, potrà senz'altro confermare come si sia fatta più dura la vita per i dirigenti scolasticialle prese col problematico rapporto con i genitori.

Il via vai di genitori davanti alla scuola si era fatto insostenibile e di fronte al perdurare della situazione, che spesso era sfociata in comportamenti fuori le righe come quello di un genitore che aveva fatto irruzione all'interno del plesso per far valere in maniera arrogante il proprio ruolo, ha fatto si che si arrivasse ad un punto di rottura.

La rottura del patto educativo

È desolante costatare quanto sia debole il sistema educativo che si cerca di trasmettere a chi partecipa alla vita scolastica. Le riflessioni della dirigente scolastica sono rivolte ai valori sociali del rispetto del vivere sociale e civile che è alla base della convivenza democratica. Se non si è in grado di rispettare le regole e trasmettere l'educazione ai figli è grave. Non possono essere le istituzioni scolastiche a farsi carico di ciò che spetta ai genitori.