Nei giorni scorsi c'è stato un'incontro interlocutorio tra sindacati e Funzione Pubblica, nel quale il Ministro Marianna Madia ha cercato di mettere in tavola le risorse a disposizione del governo per cercare di mettere a punto un piano da sviluppare insieme alle parti sociali.

Incontro deludente per i sindacati, insoddisfatti da un piano a dir poco misero

Il ministro Madia ha messo in evidenza un piano di risorse da soli 300 milioni di euro, troppo pochi per i sindacati che, secondo i loro calcoli sviluperebbe un rinnovo contrattuale miserrimo per gli statali.

I dipendenti dello Statovedrebbero infatti nella loro busta paga un aumento di soli 10 euro lordi, una miseria rispedita al mittente senza tentennamenti.

Anche il piano relativo alle nuove assunzioni è stato valutato negativamente, sono previste infatti pochi nuovi ingressi a fronte delle uscite previste dai pensionamenti; una piattaforma che preoccupa non poco i sindacati che continuano a rivendicare un dialogo piu costruttivo. E organizzazioni sindacali infatti lamentano un atteggiamento poco collaborativo, da parte del governo reo di essere, a loro dire, troppo decisionista e non disposto a lasciare un margine per una trattativa seria e costruttiva.

Il governo non avendo a disposizione denaro e risorse sufficienti, propone infatti un rinnovo solo per i meritevoli; soluzione questa respinta in maniera decisa e perentoria dai sindacati che, reputano questa soluzione inaccettabile e fuori da ogni tipo di logica legata ad un discorso di equità sociale.

Un rinnovo contrattuale di questo tipo potrebbe infatti sfociare in veri e propri tumulti, i lavoratori non accetterebbero mai una soluzione simile, sarebbe una vera e propria bomba ad orologeria.

Anche il piano assunzioni limitato alle sole categorie che richiedono nuove forze lavoro non convince le sigle sindacali tanto che Susanna Camusso e Annamaria La Furlan, rispettivamente leader di Cgil e Cisl chiedono che i fondi vengano reperiti da sprechi e ruberie, senza penalizzare i lavoratori statali già fermi al palo da ormai sette interminabili anni.