Arrivano due interessanti ipotesi di modifica in relazione al disegno di legge sull'8va e definitiva azione parlamentare di salvaguardia in favore dei lavoratori esodati. Si tratta di pensionandi che si sono trovati improvvisamente bloccati al di fuori dell'Inps a causa del repentino innalzamento dei requisiti di quiescenza avvenuto nel 2011 ad opera della Manovra Monti - Fornero. Di fatto, la Lega Nord ha depositato in settimana presso la Commissione lavoro della Camera una proposta di modifica (A.c. 3991) che dovrebbe andare a tutelare due differenti categorie: le quindicenni e le titolari di 104.

Le tutele dovrebbero essere garantite per mezzo del cosiddetto principio degli aventi diritto mese per mese, sulla base dell'effettiva acquisizione del diritto alla quiescenza seguendo le norme previgenti la riforma del 2011. Vediamo insieme di cosa si tratta nel nostro nuovo articolo di approfondimento sulla previdenza pubblica in Italia.

Riforma pensioni e 8va salvaguardia: si punta alla tutela dei quindicenni

Sulla base di quanto appena esposto, il primo criterio di apertura richiesto nella proposta della Lega Nord riguarda la possibilità di aprire le porte dell'Inps a chi possiede un'anzianità lavorativa di almeno 15 anni di contribuzione, purché questa sia stata maturata entro il 31/12 del 1992.

La stesso principio dovrebbe però valere anche in favore di chi possiede almeno 25 anni di versamenti, avendo un'occupazione di 10 anni o più, purché risultisenza contratto indeterminatoentro la fine del 2014. Si tratta di due categorie che chiedono ormai da lungo tempo un intervento di tutela, ma che sono rimaste finora inascoltate.

Pensioni e legge 104: si chiede l'inclusione dei lavoratori dediti all'assistenza

Un altroprogetto di apertura riguarda invece i lavoratori che usufruiscono della legge 104. Anche per questi soggetti è stato chiesto uno scivolo di tutela previdenziale nel caso in cui avessero usufruito dei permessi previsti dalla normativanel corso del 2011 per occuparsi di assistere un parente, oppure perché loro stessi sono afflitti da patologie gravi ed invalidanti.

Per capire se queste richieste verranno effettivamente accolte non resta che attendere i prossimi giorni, quando le argomentazioni proposte dalla Lega Nord verranno discusse presso la Commissione lavoro.

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