Mentre i sindacati continuano ad attaccare il Miur per il comportamento adottato durante la trattativa, poi fallita, riguardante la chiamata diretta, il personale docente si sta mobilitando in massa per cercare di fermare una procedura che si presta a meccanismi di corruzione, vista la totale assenza di criteri trasparenti e oggettivi.

Ultime news scuola, domenica 24 luglio 2016: petizione 'Ritirate la chiamata diretta degli insegnanti'

Il gruppo Facebook Professioneinsegnante ha istituito, a questo proposito, una petizione online su change.org (la potrete trovare all'indirizzo Web change.

org/p/ministro-giannini-ritirate-la-chiamata-diretta-degli-insegnanti) che si prefigge di chiedere al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e al Presidente dell'Anac (l'Autorità Nazionale Anticorruzione) Raffaele Cantone di bloccare la procedura, introducendo, al contrario, dei criteri oggettivi che possano garantire l’accesso automatico alle scuole dove i docenti, di diritto, chiederanno di andare. La petizione ha già superato le 8.000 firme, al momento in cui vi scriviamo, 'nonostante i sindacati siano in vacanza, nonostante qualche docente o gruppo di insegnanti intendano ignorare la petizione e nonostante qualche docente, ancora, abbia messo addirittura in giro delle voci infamanti su presunti scopi lucrativi della petizione', ha sottolineato Salvo Amato, primo firmatario della petizione.

Chiamata diretta docenti, ultime notizie: PSP 'Illegittimità costituzionale'

Anche i 'Partigiani della Scuola Pubblica' hanno voluto far sentire la propria voce in merito alla questione. Rivolgendosi anch'essi all'autorità massima in materia, Raffaele Cantone, viene chiesto di provvedere ad un 'immediato ripristino' delle graduatorie d'insegnamento al fine di scongiurare il pericolo della 'corruzione' anche nelle scuole.I PSP citano espressamente l'iniziativa promossa dal gruppo FB professioneinsegnante, menzionando oltre modo l'illegittimità costituzionale della norma riguardante la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, visto che va contro quanto indicato dall'articolo 33 della Carta Costituzionale, riguardante la libertà d'insegnamento oltre all'articolo 97 della medesima (trasparenza e buon andamento nella Pubblica Amministrazione).