Vi abbiamo raccontato, nei giorni scorsi, delle giustificate proteste dei docenti in merito agli esiti della mobilità per la Scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Sul numero odierno (sabato 6 agosto 2016) del quotidiano 'Il Corriere della Sera', è stata pubblicata un'intervista a Michela Capitano, insegnante siciliana di Racalmuto, continuamente 'Sballottata dalla Buona Scuola di Renzi' come lei stessa afferma, visto che dopo essere finita, lo scorso anno, in una scuola della Liguria (a Finale Ligure), quest'anno è stata assegnata in un istituto dell'Isola D'Elba, in Toscana.
Ultime news scuola, sabato 6 agosto 2016: mobilità, punteggio e l'algoritmo che costringe al trasferimento
'Come andare in esilio' ha affermato la trentaduenne con marito e due bimbi piccolissimi di appena 4 e 2 anni e mezzo: 'Mio marito dovrà perdere il lavoro: dopo otto anni di precariato non pensavo di dover pagare così a caro prezzo l'incarico di ruolo'.
Suo marito è piastrellista, idraulico e carpentiere: ha cercato lavoro a Finale Ligure ma non è riuscito a trovare nulla, così è rimasto a casa a badare ai figli e alla casa, l'unico modo per riuscire a sopravvivere. 'La dirigente scolastica ricorda come sono arrivata - continua Michela Capitano - Sono arrivata piangendo. E quest’anno sarà ancora peggio.
Vorrei sapere com’è venuta fuori la Toscana'.
Sarà costretta a 'presentare' ai suoi bimbi il suo 'esodo' in Toscana come una vacanza ma la preoccupazione, naturalmente, è rivolta alle ingenti spese che dovrà sostenere per il trasferimento.
Mobilità docenti: 'Io, stritolata da un algoritmo che assomiglia ad una roulette russa'
'Ci vuole più di un mio stipendio per arrivare...
- ha proseguito l'insegnante nel suo sfogo, sottolineando come gli otto anni di precariato e i suoi 65 punti non sono serviti a nulla visto che 'la mia vita viene stritolata da un algoritmo che sembra una roulette russa'.
C'è anche chi è più sfortunato di lei, con vent'anni di carriera alle spalle e doppio punteggio rispetto al suo, costretto ugualmente a 'migrare', ma ci sono anche colleghi con punteggi molto più bassi (quelli , per esempio, della fase C che non hanno mai insegnato o quasi) che, invece, resteranno in Sicilia.
Nel frattempo, dovrà parlare ai suoi bimbi di Napoleone e del suo esilio, un esilio, nel suo caso, deciso da un incomprensibile algoritmo.