In occasione dell'assemblea regionale della CGIL del Lazio svoltasi questo lunedì 5 settembre, è intervenuta la segretaria generale Susanna Camusso. Blasting News era presente. Ecco le sue parole durante la plenaria.

"Emergenza lavoro giovanile. Ridurre diseguaglianze"

"In questi ultimi anni ai giovani sono offerti solo voucher e non una prospettiva di Lavoro. Quando parliamo del 39% di disoccupazione una crescita dello zero virgola di PIL non può essere confortante. Guardando alla prossima legge del Bilancio dello Stato se dobbiamo scegliere fra politiche dell'offerta e della domanda, certamente preferiamo queste ultime, come d'altronde hanno fatto anche Germania, Cina e USA malgrado siano paesi che esportano molto, figuriamoci l'Italia che invece basa gran partedella propria produzione sui consumi interni. Ma non è sufficiente. Noi vorremmo che il Governo capisse che sono cresciute le diseguaglianze e occorre fare una politica che punta a ridurle nel tempo stesso in cui ai fasviluppo e crescita."

"Serve progressività nel fisco e una patrimoniale per redistribuire il reddito"

"Sulla fiscalità negli ultimi anni si è ridotta la progressività e si è accentuato il peso fiscale sulle categorie più deboli.

Oggi in proporzione un lavoratore paga di più al fisco rispetto a chi ha grandi patrimoni. Quando si parla di "patrimoniale" alcuni agitano lo spettro di una "nuova tassa", io dico "No, non si può ridurre a questo": il tema è ricostruiamo la progressività per redistribuire il reddito e ridurre le diseguaglianze. Il sistema fiscale va rivisto: bisogna tassarei patrimoni spesso improduttivi e non chi crea ricchezza e lavoro.Non mi si venga a dire che scappano i capitali, perché quello che si prende a testimonial ha spostato la sede fiscale in Olanda per non pagare le tasse.Non si può delegare alle imprese il tema dello sviluppo: se competiamo solo sulla riduzione dei costi siamo destinati solo ad arretrare.

Basta con gli investimenti a pioggia, devono esserci dei vincoli ai finanziamenti pubblici. Non va bene la detassazione degli utili, serve piuttosto incentivare chi fa investimenti, siano essi innovazione o ricerca e sviluppo. E' la politica che deve scegliere.

La stessa politica che non si pone il problema del rinnovo dei contratti nazionali."

"Il nostro No sull'APE non significa che siamo contro a pensioni flessibili anticipate"

"Dobbiamo uscire dall'idea che quello pensionistico è un tema in eterna transizione. Siamo un paese che non ha ancora risolto il problema degli esodati. Il sistema previdenziale è fatto di diverse cose: della condizione dei pensionati, del loro reddito, della grande attesa di chi si avvicina a tale traguardo ma se lo vede sempre allontanaree dal fatto che i giovani non credono più in un sistema pensionistico pubblico. Vogliamo una soluzione che sta dentrola struttura del sistema previdenziale, non la costruzione di modelli individuali di prestito per arrivare a quella data. Qualcuno confonde il nostro giudizio sul tema dell'APE con quello delle Pensioni flessibili anticipate. Sia chiaro, noi abbiamo rivendicato che ci sia la possibilità di andare in pensione prima, perché il lavoro non è tutto uguale e non si può fare un freddo calcolo medio: fare l'operaio edile non è come fare il magistrato".

"Sul referendum costituzionale la CGIL prenderà una posizione"

Infine a margine dell'assemblea la Camusso è stata incalzata da diversi giornalisti sul tema del referendum costituzionale.

Ecco le sue parole: "Nei prossimi giorni nel corso della nostra assemblea nazionale la CGIL prenderà una posizione sul referendum, ma ovviamente dobbiamo aspettare che essa si svolga e che i nostri delegati di esprimano. Qualsiasi sarà la decisione comunque la CGIL non aderirà a nessun comitato referendario, cosa che d'altronde non facciamo mai anche su altre questioni."