Regime forfettario e dei minimi, Partite IVA, contributi INPS: queste le parole più utilizzate in tale periodo dal Governo, dal Parlamento e dagli organi di stampa. Mentre l’Esecutivo sta approntanto una serie di riforme e misure a favore di titolari di Partita IVA da inserire nella prossima legge di stabilità, è in dirittura di arrivo anche il tanto atteso Jobs Act degli autonomi.
Il Senato la prossima settimana darà il via libera al disegno di legge sullo Jobs Act dei lavoratori autonomi. Tale ddl dovrebbe garantire maggiori tutele fiscali e previdenziali a tutti i liberi professionisti.
Come quella relativa alll’istituzione di uno sportello dedicato al lavoro autonomo anche presso i centri per l’impiego e alla possibilità di detrarre tutte al 100% dal reddito le spese per corsi di formazione, di aggiornamento ecc. Esteso anche il di 6 mesi nei primi 3 anni del bimbo. Ma i provvedimenti davvero attesi da avvocati, commercialisti e dagli iscritti in altri albi saranno contenuti proprio nella finanziaria 2017. Arriverà innanzitutto una 'revisione' degli studi di settore con i nuovi indicatori di compliance
Revisione il passaggio verso gli indicatori di compliance
Il MEF, infatti sebbene non abbia previsto una drastica abolizione, ha annunciato cambiamenti decisivi ma graduali nell’applicazione degli studi di settore.
Le stime degli studi di settore sarranno effettuate con modelli di regressione non più cross-section, ma panel, e quindi diventeranno pluriannuali. Questo comporterà 2 vantaggi:
- gli indicatori prenderanno in esame i ricavi, il reddito e il valore aggiunto
- diminuiranno le possibilità di 1 accertamento legate all’incongruità dei ricavi e l’onere di comunicare molte informazioni
Il panel prenderà in esame sia le differenze tra un contribuente e l’altro, sia la dimensione temporale, migliorando la precisione delle stime.Tuttavia restano alcuni nodi da sciogliere: non è chiaro in che misura i nuovi studi utilizzano i i dati provenienti da altri database (per es.
archivi INPS). Occorre poi verificare se il nuovo meccanismo di induzione alla compliance e quindi di premialità sarà verrà reso meno o più rigoroso
News sul pagamento dei contributi, meno tasse sul non incassato
Tra le proposte dal governo che saranno sicuramente operative dall’anno prossimo c’è anche quella di ridurre al 26 % l’aliquota contributiva versata alla Gestione separata dell’INPS.
Finora infatti tutti i lavoratori autonomi con PIVA non iscritti all’Albo e alla Cassa di categoria erano tenuti a versare il 27,72%.
Si tratta dunque di un piccolo passo in avanti considerando che gli interessati sono oltre 5 milioni che quindi vedono molto positivamente le nuove misure fiscali volte al sostegno dell’impoverito ceto medio. Nella Stabilità 2017 è prevista anche una rivoluzionaria regola che incide sugli artigiani ed i commercianti che operano in contabilità semplificata: tali PMI potranno determinare il reddito su quanto realmente incassato. Dunque al loro reddito si applicherà il principio di cassa. Finora infatti tali contribuenti si sono visti determinare il loro reddito secondo il principio di competenza economica, a prescindere al momento dell’incasso della fattura.
Dalla tassazione dei piccoli artigiani o commercianti saranno esclusi gli importi non incassati per via dei clienti morosi e degli inadempienti. Ci sarà dunque un equiparazione a livello di regole oggi in vigore per i liberi professionisti.
Prevista anche per diecmbre la cosiddetta flat tax sul reddito di impresa. L’IRI che avrà un’aliquota del del 24%, consentirà di uniformare la tassazione fra il reddito delle società personali e quello delle società di capitali. La prossima finanziaria conterrà anche la proroga del super-ammortamento al 140% per l’acquisto di beni strumentali e l’implementazione della misura per gli investimenti innovativi legati all’industria 4.0. Si è pensato anhce ad un iperammortamento relativo ai beni materiali e immateriali con una soglia che potrebbe arrivare al 200%.