Polemiche sopra polemiche in merito al concorso docenti 2016, prima quelle riguardanti la sua organizzazione e il suo svolgimento, poi quelle sull'alta percentuale di candidati bocciati, infine quelle sulla mancanza di posti disponibili per i vincitori. Una beffa nella beffa, un concorso che, come è stato definito dalla segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ha rappresentato una 'fabbrica delle illusioni'.

Ultime news scuola, 11 settembre: Giannini 'Docenti vincitori di concorso verranno tutti assunti regolarmente'

Il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini ha replicato all'ondata di critiche che ha investito il governo, rassicurando tutti in merito all'assunzione dei docenti vincitori di concorso.

'Sento parlare di concorso truffa - ha dichiarato la responsabile del Miur all'agenzia di informazione Ansa - sento parlare di vincitori che non verranno mai assunti, ma non sarà così: i docenti vincitori del concorso scuola saranno assorbiti nell'arco temporale di validità delle graduatorie, ovvero nel prossimo triennio'. Una dichiarazione che ha lo scopo di respingere le accuse e i sospetti. 'Voglio ricordare che il concorso è su cadenza triennale e anche le graduatorie sono su base triennale: come previsto dalla legge Buona Scuola, i docenti saranno tutti assunti regolarmente'.

Assunzioni docenti, ministro Giannini: 'Entro il 2018, gli insegnanti assunti saranno 180.000'

Il ministro ha sottolineato quello che in fondo era già stato ampiamente detto in merito alla carenza di posti dovuta alla 'mobilità straordinaria', un piano che ha consentito a numerosi docenti che hanno dovuto prestare servizio per molti anni, anche decenni, lontano dal loro luogo di origine, di poter tornare a casa.

'Nei prossimi due anni - ha precisato il ministro Giannini - questa operazione non ci sarà' e quindi tutto dovrebbe tornare alla normalità.

Naturalmente, l'onorevole non ha perso occasione per snocciolare i 'numeri' riguardanti le assunzioni messe in atto dal governo Renzi: 'Saranno 180.000 i docenti assunti dal nostro governo entro il 2018, una dimostrazione dell'impegno dell'esecutivo volto a dare maggior stabilità al percorso professionale dei nostri docenti e, più in generale, alla nostra scuola'.