La scorsa settimana abbiamo parlato delle supplenze 'fino ad avente diritto' in relazione al comunicato diffuso dalla Gilda degli Insegnanti in merito alle situazioni che potranno venirsi a creare qualora quelle cattedre verranno coperte dai docenti titolari.
Il coordinatore nazionale Rino Di Meglio aveva parlato di illegittimità in relazione a questo tipo di supplenze generiche proprio per il fatto che il supplente rischierebbe di venire 'licenziato' senza il dovuto preavviso: nel caso si presentasse questa eventualità, il docente precario potrà chiedere un risarcimento a titolo di indennità per mancato preavviso.
Ultime news scuola, lunedì 26 settembre 2016: supplenze fino ad avente diritto
E' una situazione che, all'inizio del nuovo anno scolastico 2016/2017, purtroppo, si è verificata con maggiore frequenza proprio perchè in diverse province non sono state effettuate le assegnazioni delle supplenze da GaE: ragion per cui, le supplenze risultano tutte fino ad avente diritto.
Il sito specializzato Orizzonte Scuola ha sottolineato come, in mancanza di una normativa specifica, le segreterie scolastiche non riescono ad adottare una procedura omogenea, uniforme, ragion per cui, spesso, ci si trova di fronte a differenti comportamenti.
Proposte di supplenza con dicitura 'sino all'avente diritto' ma con indicazione della data di termine
A prescindere, quindi, da quelle che rappresentano le diverse situazioni locali, le supplenze sono, quindi, tutte fino ad avente diritto. Nel caso di maternità o di malattia, la proposta di supplenza dovrà indicare la data relativa al termine della stessa, anche se, in realtà, prima di quella data potrebbe subentrare la pubblicazione delle nuove graduatorie, pubblicazione che potrebbe determinare delle modifiche nelle assegnazioni: ecco perchè la stipula del contratto di supplenzarecherà, comunque, questa dicitura pur essendo indicata la data di termine.
Naturalmente, si tratta di una situazione di estremo disagio che non giova certamente alla regolarità ed alla continuità didattica e che rischia di creare notevole confusione all'interno degli organici di ogni singolo istituto.