I dati riguardanti l'occupazione nel nostro Paese, usciti in questo mese dall'Osservatorio sul precariato INPS, ci rivelano che, nel periodo compreso tra gennaio e luglio 2016, si è verificato un netto aumento dei contratti voucher a discapito di quelli a tempo indeterminato.
Cosa sono e come funzionano
I voucher lavorativi sono la forma di pagamento per quelle prestazioni lavorative occasionali che contribuiscono per un reddito netto non superiore ai settemila euro in un anno solare; sono validi per trenta giorni a partire dalla data d'acquisto e utilizzabili in tutti i settori d'attività, ad eccezione del settore agricolo che ha delle norme specifiche.
I 'buoni' sono prepagati e possono avere un valore nominale da dieci a cinquanta euro lordi poiché comprensivi di: 13 % di contribuzione previdenziale per la Gestione separata Inps; 7 % destinato all'INAIL per l'assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro; 5 % all'INPS.
La causa dell'incremento e gli effetti
La principale causa dell'incremento dei contratti voucher è imputabile al taglio netto delle agevolazioni contributive per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato che ha portato molti datori di lavoro a preferire, come modalità di pagamento, i 'buoni' poiché esenti da impostazioni fiscali, ma facendo un'attenta analisi questi voucher sono poco convenienti per lavoratori perché i punti negativi hanno un peso maggiore rispetto a quelli positivi.
Da un lato, la percezione di tali buoni non influisce sullo stato di disoccupazione o inoccupazione della persona impiegata, dall'altro fa rinunciare a parecchi diritti fondamentali per un lavoratore come le ferie, la maternità, l'indennità di malattia, gli assegni familiari e soprattutto il Tfr, ossia il trattamento di fine rapporto.
Inoltre non garantisce una situazione stabile neanche per il futuro poiché il contratto voucher si trasforma in indeterminato solo nel caso in cui il datore retribuisca l'impiegato con una cifra sopra i settemila euro netti in un anno solare e, visti i dati usciti di recente, difficilmente si verificherà tale episodio nel breve periodo.
L'auspicio finale è che la situazione economica del Paese migliori poiché i lavoratori, dai più giovani agli anziani, difficilmente potranno avere prospettive di solidità con il prosieguo di questa 'moda'.