Dopo l'accordo firmato nel corso della passata settimana, il confronto sulla riforma previdenziale e sulla flessibilità in uscita dal lavoro entra nel merito delle criticità che sono rimaste ancora da affrontare, con la definizione dei dettagli della riforma. Si tratta di questioni non di poco conto, visto che da queste potrebbe dipendere l'eventuale accesso di molte categorie di lavoratori. "Per questa settimana è annunciata la riunione del tavolo tecnico" ricorda l'On. Cesare Damiano, spiegando che sarà l'occasione nella quale si dovranno circoscrivere i lavori da inserire nell'elenco di quelli considerati come usuranti.

"Una definizione importante, che potrà coinvolgere nell'anticipo pensionistico categorie che svolgono lavori particolarmente pesanti" sottolinea l'esponente democratico, sottolineandoche queste persone sono rimaste finora al di fuori di una tutela previdenziale. L'elenco appare particolarmente importante anche per i cosiddetti lavoratori precoci (persone che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni di età), visto che il medesimo modello previsto per l'Ape sarà utilizzato anche per garantire l'accesso alla pensione anticipata tramite la quota 41, così come indicato all'interno del documento controfirmato da Governo e sindacati.

Pensioni anticipate, penalizzazione del 7% troppo pesante

Purtroppo i nodi da sciogliere non si esauriscono con la definizione della lista dei lavori considerati come usuranti e delle situazioni di disagio meritevoli di tutela (come ad esempiola disoccupazione in età avanzata).

Sullo sfondo resta anche la taratura delle penalizzazioni che verranno applicate a coloro che decideranno di aderire all'Ape in via volontaria. "Non dobbiamo dimenticare che la penalità del 7% all'anno è troppo onerosa" sottolinea il Parlamentare, puntando il dito contro il meccanismo verso il quale si troveranno a confrontarsi i lavoratori che non risulteranno inseriti tra quelli a rischio o in stato di disagio.

Riforma pensioni: serve interventosu ottava salvaguardia e opzione donna

Allo stesso modo l'On. Damiano ricorda come sia importante agire per arrivare finalmente a definire l'8va salvaguardia degli esodati, che deve poter essere utilizzata da almeno 25mila lavoratori. Mentre anche il meccanismo dell'opzione donna attende di avere un riscontro,"facendo il consuntivo delle risorse fin qui utilizzate al fine di proseguire nella sperimentazione".

Il Parlamentare evidenziainfine che una valutazione globale della riforma deve passare per soluzioni di qualità sia per i precoci e gli addetti ai lavori usuranti, sia per gli esodati. Un esitopositivo dei provvedimenti e dei 2 miliardi di euro l'anno stanziati non può quindi che passare da questi punti.

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