Per i docenti del Lazio, il cui riferimento è l'Ufficio scolastico provinciale di Roma, che non hanno ancora avuto modo di conoscere l'esito del concorso svoltosi abbatte una doppia notizia: l'ufficio scolastico di riferimento non riceverà il pubblico dal 1° novembre fino ad oltre il 27 novembre e contemporaneamente non accetterà comunicazioni per posta certificata. La causa, a quanto specificato con comunicazione del 17 ottobre, risiederebbe nel trasloco in corso che si protrarrà fino al 9 dicembre. Gli uffici saranno trasferiti da Via Panciani 32 Roma nella sede "Città Metropolitana" di viale Giorgio Ribotta al numero 41.

Per quanto riguardail blocco della posta certificata, non vengono indicati i motivi, ma si presume sia dovuto alle numerose richieste pervenute in questi giorni che ne hanno bloccato il sistema.

Quale scenario comunicativo

Avere una sede in fase di trasloco per i docenti che volessero inviare comunicazioni importanti sarà un problema non di poco conto. Ipotizzando di dover inviare una raccomandata, i docenti si troveranno di fronte al dilemma su quale dei due indirizzi utilizzare onde evitare di veder perso il contenuto della comunicazione inviata. Nel comunicato non si menziona se inviare ad uno o all'altro ufficio ed in che tempistica. Sul fronte posta certificata lo scenario si fa più grave.

L'ente invita a scrivere su posta ordinaria ma questa, come ben si sa, non ha lo stesso valore legale della posta certificata.

La tempistica usata per il trasloco pare non tener conto della necessità deidocentidi avereinformazioni importanti. Contestualmente, l'aver bloccato la posta certificata incrementa il disagio degli stessi docenti e di coloro che stanno chiedendo l'inserimento in graduatorie ad esaurimento.Aprire un canale di comunicazione differente, a valenzalegale, per coloro che necessitano di una comunicazione urgente con l'ente, sarebbe auspicabile.

In attesa di nuove comunicazioni, non resta che inviare un piccione viaggiatore, con la speranza che la stagione venatoria non sia iniziata.