Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha parlato oggi di riforma Pensioni durante un'audizione davanti alla commissione parlamentare sugli enti di previdenza e anche nel corso del question time alla Camera dei Deputati. Un doppio appuntamento per l'esponente del Governo Renzi che ha Illustrato le novità in arrivo con l'Anticipo pensionistico anche in versione social mentre arriva una doccia fredda per i lavoratori precoci che ancora sperano nella formula quota 41 di anzianità contributiva a prescindere dall'età per l'accesso al trattamento previdenziale.
Ma andiamo con ordine.
Pensioni, Poletti: Inps gestirà in modo puntuale l'Anticipo pensionistico
Per quel che concerne l'Anticipo pensionistico e la sua applicazione, il ministro del Lavoro ha spiegato che sarà l'Istituto nazionale per la previdenza sociale, attualmente guidato dal presidente Tito Boeri, a gestire "in modo puntuale" l'erogazione della pensione anticipata con la formula del prestito previdenziale ventennale erogato dalle banche. Un sistema di accesso al prepensionamento che prevede penalità massime del 5% sul trattamento previdenziale. "Io penso che l'Inps - ha detto Giuliano Poletti in audizione davanti alla commissione parlamentare sugli enti di previdenza - sia in condizione di fare bene il suo lavoro".
L'Inps, pur dicendosi pronta, non nasconde le difficoltà relative all'erogazione dell'Ape se non arriverà nuovo personale. "Dobbiamo riuscire a farci carico - ha detto a tal proposito il direttore generale dell'Inps, Massimo Cioffi, in audizione in commissione Enti gestori - di ulteriori livelli di attività avendo - ha sottolineato - una consistenza di personale che si riduce".
Governo Renzi: l'Ape non a tutti i lavoratori precoci per carenza di risorse
Il ministro Poletti ha replicato al riguardo che "è nell'ordine delle cose ma questo è un tema più generale - ha sottolineato spiegando che la questione è all'ordine del giorno - che riguarda tutta la pubblica amministrazione". E mentre ancora si attende chiarezza sulla proroga di Opzione donna alla luce dei dati emersi dal contatore che comunque dovranno essere ancora ufficialmente comunicati dal Mef e la modifica del provvedimento di salvaguardia degli esodati per la quale è in programma una manifestazione a Roma il prossimo martedì 8 novembre, sembra arrivare dal Governo Renzi la doccia fredda per i lavoratori precoci che si stanno battendo per la formula quota 41.
"Il governo, seppur conscio della peculiarità di questa particolare tipologia di lavoratori - ha detto Poletti oggi al question time alla Camera rispondendo a un'interrogazione sulla quota 41 senza penalità - non ha potuto effettuare una estensione generalizzata della misura a tutti i lavoratori precoci, in considerazione - ha spiegato il ministro del Lavoro - delle risorse finanziarie disponibili".