È arrivata pochi giorni prima di Natale la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Manovra 2017, un passaggio che ha concretizzato le tante novità introdotte dal legislatore in ambito previdenziale. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo seguito passo a passo le vicende relative ai tanti casi di lavoratori che erano in attesa di un provvedimento di tutela o flessibilità per poter finalmente ottenere l'accesso all'Inps. Si parte dalle cosiddette salvaguardie, di cui vi abbiamo parlato in modo esaustivo nella nostra rubrica "Parola ai Comitati". L'estensione delle tutele per i lavoratori esodati (con l'8vo provvedimento parlamentare) prevede che altri 30700 persone possano ottenere la quiescenza in deroga rispetto a quanto previsto con la Manovra Fornero.
Novità in vista anche per le lavoratrici che desiderano fruire dell'opzione donna e che appartengono all'ultimo trimestre del 1957/58 (autonome o lavoratrici dipendenti), le quali ottengono l'ingresso nell'Inps purché abbiano maturato il requisito contributivo (35 anni di versamenti) entro il 31 dicembre del 2015.
Pensioni anticipate: dal 1° maggio via libera all'APE
Partirà invece dal primo maggio del 2017 la sperimentazione biennale dell'Anticipo pensionistico conosciuto come APE, che permetterà di ottenere il prepensionamento purché non manchino più di 3 anni e 7 mesi dalla data di accesso all'Inps. La misura si declina in tre diverse opzioni, una "sociale" il cui costo resta a carico dello Stato ma per la quale servono dai 30 ai 36 anni di versamenti, a seconda del caso specifico.
Una seconda opzione è detta "volontaria" ed avrà un costo annuo di circa il 4,5%, ma l'accesso potrà avvenire già a partire dai 20 anni di versamenti. Infine, l'Ape "aziendale" permetterà alle imprese con ristrutturazioni in corso di farsi carico del costo utile per avviare il pensionamento anticipato del proprio dipendente.
Via libera anche a RITA, la rendita integrativa temporanea anticipata che potrà essere erogata con un regime fiscale di favore (aliquota dal 15% al 9%) dai fondi pensione: i requisiti utili sono gli stessi dell'APE, anche se il lavoratore potrà scegliere liberamente di ricorrere ad una delle due opzioni oppure ad un mix di entrambe.
Lavoratori precoci e mestieri usuranti: le novità in arrivo con il nuovo anno
Per quanto concerne i lavoratori precoci la pubblicazione della LdB2017 in GU porta la conferma di un nuovo provvedimento, seppure limitato da diversi vincoli. Sarà infatti resa disponibile l'uscita con la quota 41, ma solo ad una platea ristretta di persone che potranno vantare almeno un anno di versamenti prima del 19mo anno di età ed allo stesso tempo l'appartenenza ad uno dei cinque profili di tutela. Il discorso resta valido anche per chi ha svolto lavori difficoltosi o rischiosi, mentre la Manovra porta ad un taglio definitivo delle penalizzazioni previste in precedenza per chi lasciava il lavoro prima dei 62 anni di età.
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