Abbiamo appena dato il benvenuto al 2017 e per molti italiani sarà un anno particolare, in quanto lasceranno il mondo del lavoro per andare in pensione. Negli ultimi tempi sono state apportate numerose modifiche alla normativa, con una serie di riforme che di volta in volta hanno innalzato i requisiti di accesso alla quiescenza. Spesso si è dovuto tener conto dei vari adeguamenti alle speranze di vita e ciò non ha fatto altro che creare qualche disagio a determinate categorie. Il Governo è sempre a lavoro per cercare di risolvere le problematiche ed anche negli ultimi giorni del 2016, si è dibattuto molto sul tema.
Nell'attesa di scoprire quali saranno i prossimi provvedimenti dell'Esecutivo, guidato dal Premier Paolo Gentiloni, cerchiamo di capire quali sono i requisiti necessari per accedere alla pensione di vecchiaia e anticipata.
Requisiti pensionistici a partire dall'1 Gennaio 2017
I cittadini che lasceranno il mondo lavorativo, accedendo alla pensione di vecchiaia, dovranno essere in possesso di specifici requisiti. Partiamo dai lavoratori dipendenti uomini, per i quali bisognerà avere un età di sessantasei anni e sette mesi; per le donne, il requisito anagrafico sarà di dodici mesi inferiori (sessantacinque anni e sette mesi). Per quanto concerne gli autonomi, invece, sarà di sessantasei anni e sette mesi per i maschi e sessantasei anni e un mese per le femmine.
Ovviamente bisognerà possedere vent'anni di contributi. Dal 2018, per tutti ci sarà uniformità con unico requisito anagrafico fissato a sessantasei anni e sette mesi, per ambedue i sessi, sia per dipendenti che autonomi. In alternativa, coloro che avranno solamente cinque anni di contribuzione, potranno andare in quiescenza con settant'anni e sette mesi.
Passando alla pensione anticipata, bisogna ricordare come ci si basi su contributi versati a prescindere dall'età anagrafica. La legge di stabilità del 2015 non prevede decurtazioni sull'assegno pensionistico per coloro che maturano i requisiti entro il 2017. Gli uomini dovranno aver versato contributi all'Inps per almeno quarantadue anni e dieci mesi, mentre per le donne ci sarà un anno di "sconto" (quarantun'anni e dieci mesi).
Dall'1 maggio 2017, inoltre, ci sarà la riduzione del requisito contributivo a quarantun'anni per i lavoratori precoci che hanno svolto almeno dodici mesi di lavoro prima del compimento dei diciannove anni d'età. Invece, sempre dalla suddetta data, sarà possibile accedere all'APE (sociale o volontario), purchè si abbiano sessantatré anni d'età. Per ulteriori news dal mondo del lavoro continuate a seguirmi cliccando sul tasto "Segui".