Ci sono novità per la pensione anticipata con decorrenza 1° settembre 2017 per i docenti e per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole italiane. Infatti, il personale della Scuola che non ha potuto fare domanda di cessazione dal servizio entro lo scorso 23 gennaio per non aver raggiunto i requisiti necessari per richiedere la pensione anticipata con i criteri fissati dalla legge Fornero (41 anni e 10 mesi per le donne, dodici mesi in più per gli uomini) potrà sperare nei nuovi strumenti di uscita anticipata previsti dalla legge di Bilancio 2017, ovvero nelle Pensioni dei precoci con la quota 41 e l'anticipo pensionistico (Ape), in modalità social.

Pensione anticipata 2017 scuola: i requisiti per l'uscita da precoci

In ogni modo, per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio è stata stabilita una nuova scadenza, fissata al 13 febbraio prossimo. Nell'attesa, scrive il quotidiano Italia Oggi, i docenti ed il personale Ata potranno sperare nei requisiti ridotti delle pensioni 2017 che dovrebbero essere emanati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri entro mercoledì 1° marzo 2017. Nello specifico, le novità dei lavoratori precoci riguarderanno anche i dipendenti della scuola, ma limitatamente ai docenti delle scuole dell'infanzia che potranno chiedere la pensione anticipata. Inoltre, i requisiti dei precoci sono gli stessi richiesti dei lavoratori addetti a mansioni usuranti: dalla disciplina sono, tuttavia, esclusi sia i dipendenti Ata che i docenti delle scuole primarie e secondarie.

Pensioni anticipate scuola 2017: docenti e Ata per l'Ape social

Per andare in pensione anticipata social, ovvero senza il rimborso dell'anticipo di pensione nei venti anni successivi alla vecchiaia, le maestre dell'infanzia dovranno dimostrare di aver prestato servizio nella scuola per almeno 6 anni, continuativamente. Inoltre è richiesta un'età non inferiore ai sessantatré anni e almeno trentasei anni di contributi.

Infine, l'anticipo pensionistico social potrà essere chiesto da tutto il personale docente e dagli impiegati Ata che abbiano almeno il 74 per cento di invalidità riconosciuta: in tal caso è richiesta per la pensione anticipata anche l'età di 63 anni e trent'anni di contributi versati.