Novità sulle Pensioni anticipate nella Scuola con decorrenza al 1° settembre 2017 sono state fornite con la nota del del ministero dell'Istruzione pubblicata lo scorso 19 gennaio: nel dettaglio, le ultime disposizioni riguardano la presentazione della domanda per l'opzione donna, per l'anticipo pensionistico (Ape) e per l'ottava salvaguardia relativa agli esodati. Inoltre, la presentazione delle domande è stata posticipata a martedì 13 febbraio 2017: già in precedenza, la scadenza era stata portata dal 20 gennaio ad ieri, lunedì 23. Non sono, in ogni modo, novità che possono allargare le maglie dell'uscita anticipata dei docenti e del personale ammninistrativo, tecnico e ausiliario: infatti, chi volesse uscire prima da lavoro lo dovrà fare rinunciando ad una grossa fetta di pensione.

Pensione anticipata scuola 2017: le novità su anticipo pensionistico, opzione donna e esodati

Le indicazioni del ministero dell'Istruzione sulla pensione anticipata con opzione donna sono relative alla presentazione della domanda che dovrà essere formulata dal 27 gennaio al 28 febbraio 2017 utilizzando Istanze on line del sito del Miur. Sono interessate le docenti della scuola e le impiegate che abbiano la data di nascita coincidente con gli ultimi tre mesi del 1958 e che abbiano già provveduto al versamento di trentacinque anni di contributi entro il 31 dicembre 2015. Docenti e Ata, inoltre, potranno accedere alla pensione anticipata come esodati nel caso in cui avessero prestato assistenza a figli disabili gravi prendendo i congendi previsti dal Decreto legislativo numero 151 del 2001 (comma 5, articolo articolo 42).

Il campo dei salvaguardati risulta, pertanto, molto ristretto. In ogni modo, la candidatura va presentata all'Ispettorato competente per territorio entro giovedì 2 marzo 2017. Lo stesso Ispettorato comunicherà, successivamente, se si rientrerà in questa categoria.

Pensioni anticipate 2017 scuola: ultime novità e tagli per opzione donna e Ape

Infine, con la pensione anticipata Ape di tipo volontario il personale della scuola avrà la possibilità di uscire da lavoro a partire dai 63 anni pagando, però, dalla maturazione della pensione di vecchiaia (66 anni e 7 mesi) il mutuo a rimborso dell'anticipo pensionistico.

Su questa formula di pensione anticipata il ministero dell'Istruzione ha rinviato ulteriori comunicazione al momento in cui saranno emanati i decreti attuativi. Tuttavia, l'uscita con l'anticipo pensionistico comporterà una riduzione dell'assegno di pensione che si aggira nell'ordine del 30 per cento, più o meno lo stesso taglio che dovranno accettare le dipendenti che dovessero andare in pensione anticipata con l'opzione donna. Secondo Marcello Pacifico, Presidente dell'Anief, la decurtazione della pensione si aggirerà tra trecento e quattrocento euro al mese.