Le ultime novità al 31 gennaio 2017 sulle Pensioni precoci e la quota 41 giungono in parte da Davide Tripiedi, onorevole del Movimento 5 Stelle, ed in parte dal Web. Il primo accusa, su 'Qui Brianza' il Governo di essere sordo ai continui appelli fatti dai lavoratori e dal M5S in difesa dei precoci. Non è possibile, dice piccato il deputato pentastellato, non comprendere che è assurdo non concedere la quiescenza dopo 40 anni di lavoro. Le notizie che giungono dal web hanno, invece, del paradossale, i precoci si scagliano contro la nascita di un nuovo gruppo 'Sì alla riforma Fornero' che sembra essere nato per scherno e che rinfaccia ai lavoratori di richiedere addirittura troppo.

I dettagli e le ultime novità al 31 gennaio.

Novità pensioni precoci, Tripiedi vs il Governo: noi e i lavoratori inascoltati

"Nonostante come Movimento 5 Stelle abbiamo sin troppe volte sollecitato il Governo a riconoscere la pensione ai precoci", dice l'onorevole Tripiedi accusando in modo nemmeno troppo velato il Governo, "i nostri appelli a tutt’oggi sono rimasti inascoltati". I precoci, precisa, sono quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare molto giovani, sacrificando la loro adolescenza, e che ora in vecchiaia, solo perché lontani dai requisiti anagrafici richiesti dalla Fornero, si vedono negare la pensione, sebbene abbiano alle spalle 40/41 anni di contributi.

L'accusa e tra le righe il nuovo appello al Governo è frutto dei dati inquietanti confermati dal Ministero del Lavoro in risposta ad una sua interrogazione sulla situazione dei precoci presenti in Lombardia.

Ben 225.825, specifica Tripiedi, sono risultati i lavoratori precoci presenti nella sola Regione lombarda. Un fenomeno che merita attenzione, anche perché conclude l'onorevole di Desio "Ciò che a noi importa sono le soluzioni". Questo Governo, dice rincarando la dose, "ha trovato decine di miliardi di euro per salvare le banche e abbandona chi con il proprio lavoro ha reso grande questo Paese e chiede solo il diritto alla pensione dopo oltre 40 anni di lavoro".

Pensiero che da tempo sostengono i lavoratori precoci, esausti di sentirsi dire che mancano le risorse. Di altro avviso sono coloro che hanno istituito un nuovo gruppo Facebook pro Riforma Fornero.

Precoci vs nuovo gruppo pro Legge Fornero: chi vi è dietro?

Stupore e sdegno da parte dei precoci nei confronti del neonato gruppo Facebook 'Sì alla Riforma Fornero', all'unisono i precoci si chiedono chi si celi dietro l'anonimo che ha dato vita a questo gruppo e che attualmente è seguito da un gruppetto di 22 persone.

Il post di apertura che cita gli obiettivi del gruppo, ossia difendere la riforma Fornero, è palesemente provocatorio nei confronti dei precoci. Per questa ragione in molti si chiedono se sia reale o una bufala per provocare i lavoratori esausti. Su di loro si legge, i lavoratori precoci sono quelli che hanno iniziato a lavorare in giovane età, quando erano ancora adolescenti. Si tratta, prosegue il post, certamente di lavoratori a cui è toccato lavorare parecchio, ma "si tratta di lavoratori che hanno iniziato a lavorare quando il sistema socioeconomico in Italia era all'apice e riteniamo che sia giusto che paghino di più".

Una pioggia di commenti sotto il post tutti lasciati da precoci infuriati che si chiedono chi possa essere favorevole ad una riforma tanto nefasta, che ha allontanato il diritto pensionistico sempre più avanti.

Il post si rivolge altresì a coloro che difendono le rimostranze dei precoci, come Lega Nord e M5S, tacciando di irresponsabilità tali partiti. Voi che idea vi siete fatta di colui che ha fondato il gruppo?