I dati sulla povertà in Italia sono allarmanti. Di questo era consapevole il Governo Renzi e continua ad esserne cosciente Gentiloni, il nuovo Premier insidiato a Palazzo Chigi. Oggi, però, questa situazione ha portato i rappresentanti del Governo al Parlamento ad una presa di posizione ben mirata, volta ad aiutare le famiglie in difficoltà attraverso l'introduzione del reddito di inclusione.
Una presa di coscienza diventata ancora più concreta a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il quale, durante un'intervista a Repubblica, ha affermato che "un fondo da un miliardo di euro verrà sbloccato in poche settimane" proprio per far fronte a questa emergenza.
Il sostegno economico e finanziario verrà erogato alle famiglie con reddito Isee inferiore ai 3.000 euro annui, e quindi a tutti quei nuclei familiari che si trovano in forti difficoltà e che sono a rischio povertà. L'assegno di inclusione sarà di importo pari a 400 euro e sarà erogato mensilmente.
A lanciare il campanello d'allarme, secondo il Ministro Martina, è stato un recente studio Istat, secondo il quale "un miliore e 600 mila famiglie, ovvero 4,5 milioni di persone, hanno varcato la soglia della povertà assoluta". Un'indagine preoccupante che ha sottolineato anche come, di questa situazione, a risentirne siano soprattutto i minori: 1 su 3 è infatti a rischio.
Le misure e gli interventi del Governo, proprio perchè si distinguono per il loro carattere di gravità e urgenza, saranno emanati attraverso un decreto di urgenza, il quale, proprio per struttura, permetterà di abbreviare i tempi ed essere tempestivamente attivi.
L'assegno previsto dal reddito di inclusione è stato pensato come un sostegno finanziario non assistenziale indirizzato a tutte le famiglie italiane che rispetteranno i requisiti di legge previsti dal decreto stesso - oggi sottoposto al vaglio dell'esecutivo e ancora non emanato - in particolare dando precedenza alle famiglie con minori a proprio carico.