Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" con le ultime novità riguardanti il meccanismo di accesso al pacchetto di flessibilità previdenziale previsto con la legge di bilancio 2017. Le nuove indiscrezioni di stampa hanno infatti messo in luce un ulteriore principio di formazione delle graduatorie, basato sull'età del richiedente. Secondo fonti tecniche, a parità di requisiti potranno avere la priorità nell'accesso alla pensione coloro con maggiore anzianità di vecchiaia. Il parametro si aggiungerebbe all'ulteriore meccanismo di selezione già svelato nelle scorse settimane e basato sulla condizione vissuta dal richiedente, con l'assegnazione della precedenza ai lavoratori disoccupati e successivamente agli invalidi ed a chi ha familiari a carico.

Si delineerebbe così con maggior precisione la cornice pensata per delimitare il meccanismo di accesso all'APE social ripartendo l'impiego delle risorse, che risultano limitate anno per anno.

Pensioni e legge di bilancio, i budget stanziati al 2017 per APE e lavoratori precoci

Alla base della necessità di definire dei principi di priorità rispetto alle domande che verranno inoltrate all'Inps dai lavoratori vi sono i limiti agli stanziamenti. La sfida per i tecnici resta quella di far tornare i conti sul numero delle richieste di accesso, visti i posti disponibili per gli interventi di flessibilità in uscita. L'anticipo pensionistico (APE) è destinato a beneficiare al massimo di risorse per 300 milioni di euro, mentre lo stanziamento in favore della nuova quota 41 per i lavoratori precoci arriverà a 360 milioni di euro.

Le domande in eccesso verranno protocollate dall'Inps e posizionate successivamente in graduatoria, secondo i principi appena esposti e rimandati alla riapertura dei budget fissati per l'anno successivo.

Anticipo pensionistico a partire dai 63 anni e al Tan del 2,75% per l'uscita volontaria

Gli altri dettagli in arrivo sull'APE riguardano la versione disponibile su base volontaria, che sarà accessibile tramite la sottoscrizione di un prestito ponte da parte del contribuente.

Proprio in questi giorni sono in dirittura di arrivo anche le firme delle convenzioni stipulate dall'esecutivo con le associazioni di banche e assicurazioni, che dovranno fornire il proprio supporto ad un costo calmierato. Il Tan (tasso annuo nominale) è stato stimato attorno al 2,75% (contro l'iniziale 2,5%), ma il costo del prestito potrebbe comunque risultare calmierato nel tempo dall'adeguamento all'inflazione del futuro assegno.

Sia l'APE volontaria che quella sociale potranno essere richieste a partire dai 63 anni di età, mentre gli anni di contribuzione partiranno da un minimo di 20 per il primo caso e saliranno fino a 30-36 nel secondo.

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