Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" facendo il punto della situazione in merito al tema del cumulo gratuito. Sono infatti ancora tanti i lavoratori che non possono fruire dell'agevolazione pensata per consentire di ottenere il pensionamento a chi ha avuto carriere discontinue ed effettuato versamenti in diverse gestioni. Al momento la misura è destinata solo a permettere la quiescienza di anzianità e quella di vecchiaia, sulla base di quanto previsto all'interno del D.L. 201 del 2011. Alle gestioni pubbliche coinvolte (AGO, gestioni speciali degli autonomi, gestione separata e fondi sostitutivi) si uniscono le casse professionali di coloro che risultano iscritti ai rispettivi albi di appartenenza.
Ricordiamo inoltre che la misura è alternativa alla ricongiunzione ed alla totalizzazione, mentre risulta possibile solo se non si è già titolari di un trattamento previdenziale derivante da una delle gestioni appena citate. Resta però l'iniquità dell'accesso al provvedimento, visto che molti dei lavoratori che stanno vivendo una situazione di disagio risultano tutt'ora esclusi. Vediamo insieme perché nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Riforma pensioni e LdB: i lavoratori esclusi dal cumulo
Stante la situazione appena delineata, sono in molti a rivendicare l'impossibilità di far valere il cumulo gratuito nonostante una situazione di disagio. A partire dalle lavoratrici che desiderano esercitare l'opzione donna e che avrebbero i requisiti utili considerando anche quanto versato nella gestione separata dell'Inps.
Per proseguire con i lavoratori esodati che proprio grazie al cumulo potrebbero maturare il diritto all'8va salvaguardia parlamentare, avendo avuto una carriera discontinua caratterizzata da versamenti in diverse gestioni. Sullo stesso piano troviamo poi le richieste dei lavoratori precoci, che chiedono di poter utilizzare il cumulo per il raggiungimento dei requisiti utili alla quiescenza tramite la nuova Quota 41 prevista dal legislatore all'interno della Legge di Bilancio 2017.
Su quest'ultima questione si è ancora in attesa di un chiarimento definitivo da parte dell'Inps e del MdL, anche se le prospettive sembrano purtroppo far propendere per un esclusione dal perimetro dei possibili beneficiari.
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