Il nuovo anticipo pensionistico di stampo sociale avrà un tetto massimo relativo all'indennità erogabile durante il periodo antecedente l'accesso alla pensione di vecchiaia. È quanto viene riportato all'interno del testo del decreto attuativo, già firmato dal Premier ed in attesa di pubblicazione presso la Gazzetta Ufficiale. Il documento formalizza infatti le condizioni utili per poter beneficiare dell'APE tutelata, che partirà dai 63 anni assieme a 30-36 anni di versamenti (a seconda dei casi) e sarà indirizzata ad una platea piuttosto ristretta di lavoratori, sulla base delle situazioni di maggior disagio evidenziate dal legislatore.

Molti non sanno però che il provvedimento contiene limiti formali alla somma erogabile ed alla sua suddivisione in rate mensili. Vediamo insieme di cosa si tratta nel nostro nuovo articolo di approfondimento sulle Pensioni flessibili.

Uscite anticipate e APE sociale: i parametri di riferimento da conoscere sulla misura

Partiamo proprio dall'entità del sussidio e dalla sua ripartizione: l'APE sociale sarà suddivisa in 12 mensilità, non prevedendo la tredicesima. Il suo importo risulterà uguale a quello della rata di pensione di vecchiaia, secondo il calcolo effettuato al momento della domanda. Non potrà però superare il limite massimo lordo mensile di 1500 euro, che corrisponde a circa 1200-1300 € nette al mese.

Questo significa che qualora il futuro pensionato superi tale importo, per il periodo in oggetto non si vedrà corrispondere la differenza ma solo l'importo massimo.

Per la misura di prepensionamento previsto un regime fiscale agevolato

Al fianco dei limiti appena indicati, il legislatore ha previsto però degli sgravi fiscali che possono risultare significativi, stante che il reddito dell'indennità sarà equiparato a quello prodotto tramite lavoro dipendente.

Chi sceglierà di ricorrere all'APE sociale potrà quindi sfruttare durante lo scivolo tutte le detrazioni fiscali del caso, una eventualità che permette di ottenere un sussidio netto comunque maggiore rispetto a quello che non sarebbe stato corrisposto a parità d'importo nel caso di un assegno pensionistico. Da notare inoltre che la prestazione non comporterà l'attribuzione di una contribuzione figurativa presso l'Inps.

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